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Ha cambiato le modalità di offerta e di gestione sportiva all’interno della scuola. Ha incrementato la partecipazione e il rendimento degli studenti, in particolare nelle ultime ore. Ha potenziato la comunicazione tra di loro e il rapporto tra la scuola e famiglia. Stimolato, inoltre, l’attività motoria e incentivato la salvaguardia di un sano stile vita.

Questi alcuni degli obiettivi più significativi raggiunti nel progetto “Lo Sport una meravigliosa palestra di valori”, i cui dati finali sono stati illustrati stamani nella sala conferenze dell’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Enogastronomici e dell’Ospitalità Alberghiera “Karol Wojtyla” di CataniaLo sport una meravigliosa palestra di valori”. Il progetto – che ha  come soggetto promotore la scuola catanese e le partnership operative dell’Università di Catania (nel dettaglio del Dipartimento Biometec e del Centro di Ricerca di Attività motorie), lo Csain e l’Istituto Casella di Pedara – si è snodato in questi mesi attraverso tre sezioni: Pause Attive, Pedibus e Bicibus.

I RISCONTRI PROGETTUALI. Le “Pause attive” sono state intese quali tempi di pausa che danno ritmo alle giornate scolastiche, nelle quali le attività (conversazioni) e i giochi degli studenti – siano essi giochi con la palla, o giochi da tavolo (scacchi) o attività tecniche (mini calcio balilla e ping pong) sono partiti da loro iniziative sostenute, incoraggiate e assistite da psicologi e pedagogisti in primis, istruttori sportivi e coordinatori. 

L’azione si è svolta in 60 classi (5 di primaria, 15 secondaria di primo grado, 40 di secondaria di secondo grado). Il “Pedibus” ha affascinato insieme con Bicibus Pedara sin dal primo giorno. L’autobus a piedi è stato formato dagli studenti che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due adulti, un “autista” davanti e un “controllore” che chiude la fila. Il tutto seguendo un percorso stabilito con le “fermate” e nel rispetto dell’orario prefissato. Tutto questo ha contribuito a far crescere nei ragazzi l’autostima, ha contribuito a creare un sano equilibrio psicologico, consentendo altresì di evitare il congestionamento del traffico provocato dalle automobili all’entrata e all’uscita delle scuole. La terza azione ha richiamato le abitudini del passato.

 Il “Bicibus” ha rappresentato un “autobus a due ruote” formato da un gruppo di scolari in bicicletta. Come per le linee dei veri autobus, i percorsi hanno avuto un capolinea e le fermate intermedie, individuate con cartelli. Questo tipo di azione ha senza dubbio consentito ai ragazzi di trasformazione le nozioni di educazione stradale in pratica quotidiana, condividendo regole di sicurezza come l’uso del casco protettivo.

CONFERENZA FINALE. Tutti concordi sulla validità del progetto che continuerà e sarà avviato in altri comuni di Italia. “Si moltiplicherà il lavoro, ma siamo felici di questo”, rivela il vice presidente vicario nazionale dello Csain, Salvo Spinella. Ha fatto gli onori di casa Daniela Di Piazza, dirigente scolastico dell’IPSSEOA  “Karol Wojtyla” – Catania, che ha “valorizzato lavoro della squadra e rafforzato il valore dell’esperienza maturata dai ragazzi”. Fabio Fidotta, dirigente Scolastico I.C. “Salvatore Casella” – Pedara, si è soffermato sull’esito delle sezione Pedibus e Bicibus, che hanno permesso agli studenti pedaresi di conoscere meglio il territorio e alle autorità locali di sperimentale un modello di mobilità sostenibile. “Abbiamo sperimentato proprio il concetto di smart city”, come ribadirà lo stesso sindaco di Pedara, Alfio Cristaudo.  Il prof. Giuseppe Musumeci – Presidente del Corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università degli Studi di Catania – Direttore del Centro di Ricerca in Attività Motorie – CRAM – ha, sulla base dei test somministrati  alle famiglie, valutato l’impatto del progetto sui ragazzi e i genitori. Significativi gli interventi del dott. Francesco Laudani, presidente del Consiglio Comunale di Pedara, che ha ribadito l’impegno collettivo e lo sforzo profuso da amministratori, docenti e famiglie per vivere Pedibus e Bicibis. Luigi Fortuna, presidente nazionale Csain si è soffermato sul ruolo svolto dallo Csain nella promozione dello sport, sull’impatto che ha sul territorio. Giacomo Crosa, amministratore Delegato Csain Events, ed ex olimpionico (fu sesto alle Olimpiadi di Città del Messico, 1968, nel salto in alto), si è soffermato sulla straordinaria importanza rivestita da iniziative progettuale di questa portata nel contesto di una scuola che a livello strutturale presenta impianti di assoluto livello, forte della sua straordinaria esperienza nel mondo del giornalismo. A moderare gli interventi Carmen Avellino, docente della  “Karol Wojtyla” e coordinatrice del progetto.

FESTA. Straordinaria la partecipazione degli studenti di ogni grado che hanno apprezzato la novità e gli stimoli che ha generato nel corso della giornata, caratterizzata nella giornata da uno stile sedentario, in particolare nell’ultimo biennio contraddistinto dalla pandemia. Nella festa finale di stamani oltre 200 studenti delle scuole coinvolte hanno dato vita alla dimostrazione finale con tutte le attività svolte. Il campo di calcio, antistante al plesso principale dell’Ipsseoa, si è trasformato in una grande arena con la soddisfazione dei coordinatori, i professori Carmelo Crispi e Cosimo Costa, e degli istruttori Csain che hanno lavorato in questi mesi al progetto.

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