“Dejà vu. Dodici mali del terzo millennio e un’unica strada da percorrere insieme”: lo sguardo degli artisti sulle piaghe dell’umanità, nelle pieghe nascoste della storia che vive uno dei suoi momenti più difficili.
Toni Campo, Francesco Palazzolo e Florin Mioc hanno ideato una mostra fotografica che sarà allestita nei locali de “La Corte del Vespro”, a Vittoria. La mostra sarà inaugurata sabato 19 novembre, alle 17,30.
Si compone di tredici foto che, simbolicamente, rappresentano i mali del terzo millennio, piaghe della natura e della psiche umana: la distruzione del pianeta e dell’habitat naturale dell’uomo, i problemi psicologici connessi all’uso delle nuove tecnologie, la dipendenza dai social media.
I dodici “mali del mondo” sono interpretati dalla sensibilità artistica di Toni Campo ed hanno dato vita ad un mix di grande impatto emotivo. La tredicesima foto è quella di un nuovo inizio, della speranza di vita che si affida i giovani perché l’umanità possa invertire la rotta.
Le tredici foto, di formato due metri per tre, sono state realizzate con una tecnica particolare con un mix eccezionale di ambientazione esterna utilizzata per la realizzazione delle opere.
La mostra, ospitata nella sala espositiva de “La Corte del Vespro” (contrada Bastonaca – Vittoria), rimarrà aperta nei giorni 19, 20, 26, 27 novembre, 3, 4, 10, 11, 17, 18, 27, 28, 29 dicembre, 6, 7, 8 gennaio, dalle 17,30 alle 22,30.
Vari gli interpreti, di varie età ed etnie: hanno collaborato Carla Armenia, Dario Renna, la cooperativa sociale “Iride” e la fondazione “Il Buon Samaritano”. «L’obiettivo – spiegano i tre autori – è sensibilizzare tutti sui “mali del mondo contemporaneo”, dire a tutti che è necessario fermarsi se si vuole salvare il pianeta e la vita dell’uomo». L’analisi cruda dei tre autori non si chiude in una visione pessimistica. «L’analisi dei mali del pianeta – aggiungono – non deve servire a rassegnarci, ma a dare una scossa alla coscienza di tutti noi: dare uno sguardo diverso alla nostra terra, in cui viviamo. Guardiamo i mali dell’umanità e, allo stesso tempo, vogliamo dimostrare che la Luce esiste ed esisterà sempre. Dejà vu è insieme la consapevolezza che l’umanità ha già vissuto dei momenti bui come questo, ma anche un monito di speranza. La tredicesima foto vuole tracciare la strada, l’unica che possiamo percorrere. È il messaggio che consegniamo ai bambini, a chi verrà dopo di noi. Per salvare l’umanità bisognerà guardare quella luce in fondo alla strada e avere la capacità di tracciare un nuovo cammino».
“La mostra – spiega Toni Campo – nasce da una nostra esperienza estiva: una breve vacanza che ci ha permesso di osservare alcuni fenomeni che, purtroppo, mettono a rischio la natura e deturpano la terra. Questo ci ha indotto a una riflessione: cosa possiamo fare? Per noi il veicolo è l’arte. L’arte è il nostro linguaggio che ci permette di esprimere ciò che abbiamo dentro. E con il nostro lavoro abbiamo voluto dare un messaggio di speranza: l’arte vincerà la tossicità del terzo millennio”.
Alla realizzazione della mostra hanno contribuito GUARDİ ITALIA, di Vienna, DENTONIO di Belgrado e I.L.P.A.V. di Vittoria.
La mostra, dopo la tappa siciliana a novembre, dicembre e gennaio, sarà in altre città italiane ed europee.
Ingresso gratuito solo su invito o prenotazione.
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