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A conclusione dei lavori della seduta straordinaria del Consiglio comunale presieduto da Sebastiano Anastasi, ieri sera, il civico consesso ha votato tre documenti consiliari per sollecitare una rapida soluzione della “crisi istituzionale” del Comune, oggetto della riunione, promossa da diversi consiglieri, primo firmatario Graziano Bonaccorsi, anche alla luce dell’avvio della Regione Siciliana, del procedimento di revoca dall’incarico del Commissario Federico Portoghese.

In attesa del definitivo pronunciamento della Regione in ordine alla legittimità della sua nomina, con l’unanimità dei venti consiglieri presenti, il civico consesso ha votato una mozione presentata dal gruppo consiliare Mpa, con cui “si impegna e diffida l’attuale Commissario a limitare la sua attività all’emanazione di atti strettamente necessari di ordinaria amministrazione, allo scopo di evitare vizi di illegittimità e i conseguenti aggravi economici per il Comune”.

Analogamente, il  consiglio comunale si è espresso unanimemente, sempre con venti voti favorevoli, adottando una mozione presentata dal gruppo Prima L’Italia con cui si impegna “il Commissario Straordinario, nelle more del chiarimento definitivo della sua posizione ad astenersi dall’adozione di ogni atto che esuli dalla sfera di quanto strettamente dovuto per assicurare l’ordinaria attività d’istituto e gli organi competenti ad adottare con la massima urgenza atti occorrenti a garantire la continuità amministrativa”.

Il consiglio, infine, ha approvato con 14 voti favorevoli e sette astenuti, l’ordine del giorno presentato dal gruppo Movimento 5 Stelle con si richiede “l’apertura di un tavolo prefettizio al fine di monitorare le fasi più delicate dell’attuale crisi”. Al dibattito sono intervenuti i consiglieri Bonaccorsi, Campisi, Sangiorgio, Zappalà, Di Salvo, O. Grasso, Pettinato, Bosco, Zammataro, Bianco, Bottino.

Prima di chiudere la seduta, il presidente Anastasi ha ringraziato tutti i gruppi consiliari e ha auspicato, nell’interesse del Comune e della Città, una rapidissima soluzione della crisi istituzionale che coinvolge il vertice dell’Ente comunale e della Città Metropolitana di Catania.

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