
La sicurezza di un sito web non è mai troppa, e preoccuparsi di rendere sicuro il proprio sito web dovrebbe essere una priorità per ogni possessore di siti. Secondo alcuni dati statistici di Google, il motore di ricerca ogni settimana inserisce nella sua black list 20mila siti a causa di malware e altri 50mila a causa di phishing. Se il tuo sito web rappresenta il tuo lavoro allora non puoi di certo non preoccuparti per la sua sicurezza, anzi devi fare tutto il necessario per renderlo sicuro da eventuali attacchi di hacker. La mancata sicurezza di un sito web difficilmente è situata all’interno del CMS scelto anzi molto spesso è a casa degli utenti o dei gestori del sito che eseguono operazioni nel modo sbagliato, creando delle fragilità che facilitano gli attacchi hacker. In questo articolo andremo a scoprire quali sono quelle operazioni che possiamo sfruttare a nostro vantaggio per rendere il sito perfettamente sicuro.
Tipologie di attacchi
Sono diversi i CMS che sono realizzati in modalità open source ossia permettono a tutti di poter lavorare e contribuire al miglioramento del software, se da una parte è un vantaggio dall’altra rappresenta una falla alla sicurezza, perché rende il sistema molto più vulnerabile. Ecco alcune delle vulnerabilità che si riscontrano maggiormente:
- Attacchi Brute Force questo attacco è quello che generalmente viene messo in campo quando si vuole scoprire una determinata password. È un attacco difficile da sferrare e generalmente vengono utilizzati specifici algoritmi o dizionari per individuare la password. I CMS generalmente bloccano un utente dopo un definito numero di tentativi.
- SQL Injection è tra i metodi più antichi e prevede l’inserimento di una query SQL andando ad utilizzare un form, lo scopo finale è quello di compromettere un intero database.
- Malware in questi casi si utilizzano dei codici malevoli all’interno dell’installazione del CMS, ad esempio utilizzando un tema obsoleto o un plugin di vecchia data. Sono tanti i danni che possono causare.
- Cross-Site Scripting oppure attacco XXS. Chi esegue l’attacco va a caricare un codice JavaScript che si occupa di raccogliere i dati di un sito web e può anche realizzare un redirect verso un sito malevolo.
- DDos Attack si eseguono grandi quantità di richieste per poter causare dei problemi ad un server, sono attacchi che vengono lanciati da più postazioni diverse e perciò sono più difficili da fermare.
- Versioni obsolete del CMS, sono tra le più facili da hackerare perché se ne conoscono le vulnerabilità quindi l’attaccante sa come muoversi per poter hackerare il sito web.
La prima sicurezza arriva dal tuo provider
È importante ricordarsi di un fattore fondamentale, il primo grado di sicurezza per il tuo sito web te lo fornisce il tuo provider, fai perciò particolare attenzione a chi scegli di affidarti. Accertati che quel provider disponga di tutto ciò di cui hai bisogno per garantire la sicurezza sul tuo sito web. Un altro ottimo accorgimento è scegliere un hosting professionale e sicuro che ti protegga da attacchi hacker al tuo sito.
Controlla attentamente le autorizzazioni che rilasci
Quando abbiamo un sito web capita molto spesso che forniamo gli accessi a vari utenti, a volte sono web master, altre volte sono editor, altre volte ancora sono persone che devono aiutarci a risolvere delle problematiche interne al sito. Il primo passo importante è stabilire a chi fornire gli accessi, quindi essere certi che siano dei professionisti che operano realmente sul campo. Il secondo passo è poi quello di fornire i giusti accessi, mai nominare amministratori altri utenti se non è strettamente necessario in questo modo non avranno possibilità di entrare in ogni parte del tuo sito web ma solamente in quelle zone per cui hai dato l’autorizzazione.
Creare delle barriere di sicurezza a livelli
Non esiste un’unica soluzione che possa risolvere il problema di sicurezza generale, per questo è ideale di creare dei sistemi di sicurezza a livelli. Questa modalità di approccio permette di rallentare un attacco hacker o di bloccarlo definitivamente. Nel primo caso i vari tentativi rallentano l’aggressore permettendoci di accorgerci in tempo che il sito è stato attaccato e quindi di correre ai ripari, nel secondo caso sono i sistemi di sicurezza a bloccare l’hacker in modo definitivo.
Operazioni standard per la sicurezza
Ogni sito web dovrebbe attuare queste misure di sicurezza preventive al fine di bloccare ogni possibile attacco hacker:
- Limitare il numero di utenti che può accedere al sito e soprattutto limitare i loro campi di azione.
- Eliminare dal sito applicazioni, plugin e temi in disuso, o non più funzionanti.
- Aggiornare sempre alle ultime versioni ogni plugin, applicazione o tema utilizzato all’interno del sito.
- Scegli un provider attento alla tua sicurezza che isoli il tuo account dagli altri, in questo modo se il sito di un altro utente viene attaccato, il tuo, se ospitato sullo stesso server, rimane al sicuro da possibili attacchi.
- Esegui sempre un backup dei contenuti nel caso sia necessario recuperare il tuo sito web perché è stato compromesso.
- Installa sul tuo sito web solo applicazioni, temi e plugin provenienti da fonti di fiducia.
- Segui costantemente le iniziative del tuo software per garantire sempre la tutela della sicurezza ai suoi utenti.
Scegli di lavorare in un ambiente sicuro
Non essenziale ma utile è la scelta di lavorare in un ambiente sicuro utilizzando una VPN, ossia una connessione privata e sicura perché criptata. Questo ti permette di tenere al sicuro tutte le tue informazioni soprattutto se ti trovi spesso ad utilizzare connessioni pubbliche per lavorare al tuo sito web.
Queste sono le principali azioni che puoi mettere in atto per rendere sicuro il tuo sito, e che ti permetteranno di rallentare e sventare la gran parte dei possibili attacchi hacker.
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