Catania News

Momento di confronto a Catania tra il comitato etneo di Croce Rossa Italiana e l’Arcivescovo metropolita Mons. Luigi Renna che ha voluto conoscere più da vicino il lavoro svolto dalle volontarie e dai volontari visitando uno dei servizi più importanti che proprio la Croce Rossa Italiana offre a Catania ossia quello dei bagni e delle docce calde e che viene realizzato presso la struttura dei Salesiani di via Teatro Greco: qui ogni lunedì, mercoledì e venerdì ai senza fissa dimora ma anche a chi vive difficoltà economiche, viene data la possibilità di poter fare una doccia e di avere biancheria sempre pulita per il cambio. Un’occasione anche per confrontarsi su tutte le attività che svolge il comitato di Catania, come lo sportello “Inps per tutti” per avere un supporto per ottenere i benefici previsti dal sistema previdenziale o la creazione delle residenze virtuali per poter avere anche il medico curante, “Cri ti Ascolta” per aiutare le persone che vivono il dramma della solitudine, le “Officine della Salute” con medici che si occupano di curare chi non può permettersi le cure nonché la fornitura di medicinali, i dormitori, la consegna della spesa e ancora le attività quotidiane e quelle di emergenza. 

“Siamo felici che l’Arcivescovo abbia accettato il nostro invito – dice il presidente del Comitato di Catania Stefano Principato: ogni giorno le donne e gli uomini di Croce Rossa si adoperano affinché in questa città non ci siano mai ‘ultimi’ ma fratelli e sorelle da aiutare e sostenere nei momenti di difficoltà. Questa è la nostra famiglia ed è per questo che abbiamo voluto accogliere l’arcivescovo presso la struttura dei Salesiani in via Teatro Greco. Croce Rossa è sempre presente, nelle attività ordinarie e in quelle straordinarie: dalle emergenze sanitarie come la pandemia, alla guerra in Ucraina al disastro in Siria e Turchia. E poi l’emergenza migranti: il nostro ruolo non è solo accoglienza al porto di Catania o supporto nelle strutture di prima accoglienza. Noi lavoriamo per ascoltarli, per non dividere i nuclei familiari, per unificare tutti coloro che arrivano con chi è già qui: lavoriamo anche presso le carceri per portare i messaggi dei migranti che arrivano. E abbiamo dato anche dignità anche a chi ha perso la vita dando identità a quelle persone arrivate senza nome affinché si abbia una tomba con nome e cognome dove poter piangere il proprio caro”.

“Grazie per quello che fate – ha detto Mons. Luigi Renna – parlando sia alle volontarie e ai volontari ma anche ai tanti utenti di Croce Rossa: dobbiamo  passare dalla carità alla giustizia, ha aggiunto l’arcivescovo – perché non possiamo fermarci solo all’assistenzialismo ma andare oltre poiché la giustizia passa dalla formazione, da un lavoro, da un sostegno concreto. E occorre lavorare tutti insieme, le associazioni tra loro ma anche con i cittadini che devono essere artefici del destino. Tra qualche mese si andrà a votare a Catania e occorre che ognuno scelga responsabilmente da chi farsi rappresentare altrimenti si resta impantanati: non occorre cedere alle lusinghe ma pensare al bene comune per una città nuova. E Croce Rossa può contribuire a creare una città diversa. Tutto ciò riguarda la nostra coscienza di cittadini”, ha concluso Mons. Luigi Renna.

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