SpettacoloTeatro

Il Teatro Brancati di Catania, all’interno della stagione di prosa 2022/2023, sta ospitando, in prima nazionale, lo spettacolo “I cambi di stagione”, regia di Francesco Calogero, nuova produzione di Nutrimenti Terrestri, un libero adattamento della commedia drammatica inglese “Mr.Halpern e Mr. Johnson”, scritta nel 1983 come TV play da Lionel Goldstein. L’autore fu ispirato da un segreto personale rivelatogli dal suo commercialista, che gli confessò il suo tormentato amore del passato con una ragazza ebrea, un legame impossibile e ostacolato dalle rispettive famiglie. La storia fu adattata per il palcoscenico nel 1995 e andò in scena al Cameri Theatre di Tel Aviv, mentre la versione definitiva risale al 2004, in occasione della prima americana al Coconut Grove Playhouse di Miami. A distanza di quasi vent’anni, Nutrimenti Terrestri porta sulle scene l’intenso e romantico testo, mai tradotto in Italiano e mai rappresentato nel nostro paese con la prima direzione teatrale del regista cinematografico Francesco Calogero, autore anche della traduzione e dell’adattamento.

La pièce, in circa 75 minuti, racconta di due uomini, Edoardo e David, non più giovani che si conoscono in un cimitero ebraico. I due sono molto diversi per carattere, estrazione sociale e credo religioso, ma hanno qualcosa che li unisce. Infatti, man mano, le reciproche rivelazioni sono destinate a sconvolgere le loro vite. Assistendo alla pièce ci chiediamo: ma i nostri partner hanno giardini segreti? E noi, se li abbiamo, perché sentiamo l’esigenza di farlo? E il tradimento avviene solo in presenza di una relazione fisica, o lo è altrettanto quando il rapporto sentimentale è platonico? Si tratta di un testo scritto quarant’anni fa, che però mantiene la sua vivacità nell’esplorazione dell’identità, sfidando le nostre convinzioni sulle relazioni e analizzando l‘idea di infedeltà emotiva. E di questo amore, cosa resta dopo la morte? Il duello verbale tra i due uomini in scena offre continui ribaltamenti di ruolo: una volta firmata la tregua emotiva, impossibile determinare che sia stato veramente fedele alla donna e chi l’amava di più.

I due protagonisti – Foto Giuseppe Contarini

Il lavoro inizia con un funerale in un cimitero ebraico e con un uomo elegante che si avvicina con un mazzo di fiori in mano ad una figura di pari età per fargli le condoglianze per la perdita della moglie.

L’uomo colpito dal lutto (David), di origine ebraica, non sa chi sia questo signore (Edoardo), non l’ha mai visto, ma è come se l’intruso lo conoscesse da tempo, dicendogli soltanto d’essere un vecchio amico della defunta. I due protagonisti (il vedovo David – Halpern) interpretato da Antonio Alveario, fabbricante di scatole di cartone e lo sconosciuto (Edoardo -Johnson) reso da Maurizio Marchetti si muovono con padronanza e cercano di spiegare le loro ragioni sulla interessante scena di Mariella Bellantone (sfondo a vetri azzurri, con da un lato una bara funebre e dall’altro una tomba e al centro un vialetto alberato), costumi di Cinzia Preitano e gioco luci di Renzo Di Chio. Edoardo incalza David e si cerca di definire il loro rapporto con Maria Flora. Emerge, quindi, che entrambi, in forma ed in momenti diversi, hanno amato veramente la stessa donna: Edoardo platonicamente, mentre David è stato un marito che non le perdona la sua amicizia segreta negli anni con Edoardo, fidanzato con Maria Flora, 17enne, prima di conoscere David e che quando ha chiesto la sua mano i genitori della fanciulla, ebrei osservanti, gli hanno opposto un diniego perché lui era di religione cattolica. In una festa poi David conosce Maria Flora e i due si sposano vivendo una vita intensa. Edoardo, pur sposato con Elena e diventato vedovo anzitempo, non ha dimenticato Maria Flora ed i due s’incontrano mano nella mano in un ristorante, senza andare oltre, quattro volte l’anno, come i cambi di stagione (da qui il titolo della commedia) parlando di politica, di musica lirica, di Puccini e altro. Emerge poi, dialogando nel giardino, che David ha avuto una tresca con una sua dipendente ed Edoardo si sente lui tradito.

Antonio Alveario e Maurizio Marchetti – Foto Giuseppe Contarini

Il regista Francesco Calogero, affascinato dalla storia di Lionel Goldstein ha curato traduzione in italiano e adattamento, esordendo alla grande in cabina regia utilizzando una sorta di visual art (a cura di Giovanni Bombaci, con la partecipazione di Tania Luhauskaya) che ritrae la figura di Maria Flora al centro della scena o dell’amante di David e poi alla fine i due protagonisti (Antonio Alveario e Maurizio Marchetti), che si allontanano abbracciati, dopo aver opposto il nome di Edoardo sulla lapide di Maria Flora, scomparendo lungo i vialetti alberati, accompagnati dalle note piene di fascino e di rimpianti della canzone di Fabrizio De Andrè “Amore che vieni amore che vai“.

Una scena – Foto Giuseppe Contarini

Spettacolo davvero intenso e di estremo patros, con una scenografia ben curata, una regia elegante e di una apprezzabile linearità e soprattutto con i due interpreti, Antonio Alveario e Maurizio Marchetti, molto apprezzati dal pubblico, che disegnano in modo esemplare i due protagonisti. Per Maurizio Puglisi e Nutrimenti Terrestri davvero una operazione di successo e molto gradita dagli spettatori del “Brancati” che alla fine non hanno risparmiato gli applausi. E lasciato il teatro tutti a riflettere, a pensare, ai segreti che ognuno di noi, che la coppia, s’impone di non confessare a nessuno, segreti che rimangono celati per anni e che a volte emergono in momenti particolari. Tutti poi a canticchiare il brano di De Andrè, pubblicato nell’aprile del ’66: “Quei giorni perduti a rincorrere il vento a chiederci un bacio e volerne altri cento un giorno qualunque li ricorderai amore che fuggi da me tornerai un giorno qualunque li ricorderai amore che fuggi da me tornerai”. “I cambi di stagione” verrà replicata al “Brancati” di Catania sino a domenica 5 marzo.

Scheda

I cambi di stagione (Halpern & Johnson)

di Lionel Goldstein

Regia di Francesco Calogero

Con Maurizio Marchetti (Johnson/Edoardo), Antonio Alveario (Halpern/David)
Traduzione e adattamento Francesco Calogero

Regista collaboratore Laura Giacobbe

Scene Mariella Bellantone

Costumi Cinzia Preitano

Luci Renzo Di Chio

Visual artist Giovanni Bombaci

con la partecipazione di Tania Luhauskaya

Produzione di Maurizio Puglisi per Nutrimenti Terrestri

Prima nazionale

Teatro Brancati di Catania dal 28 febbraio al 5 marzo 2023

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post