Sabato 11 marzo, alle 21, per AltreScene, la rassegna di teatro contemporaneo di Zo Centro Culture Contemporanee di Catania, va in scena “Uno strappo”, di e con Ture Magro, drammaturgia di Sara Parziani e Ture Magro, una produzione Teatro Verdi di Fiorenzuola d’Arda e di Sciara Progetti Teatro con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.
L’autore e attore randazzese, da sempre attivo su testi ispirati da fatti di cronaca, attraverso la drammatica storia che 15 anni fa, a Verona, spezzò la vita del giovane Nicola Tommasoli, mette in scena un racconto necessario, di quelli che scavalcano il caso di cronaca per parlare senza retorica delle origini della violenza. Come recitano le cronache dell’Arena, quotidiano veronese, nella notte fra il 30 aprile e il 1 maggio 2008, Tommasoli, 29 anni, venne aggredito brutalmente da un gruppo di cinque giovani veronesi che, con il pretesto di chiedergli una sigaretta, avvicinarono lui e due amici e lo picchiarono a sangue. Un’aggressione di stampo fascista che portò alla morte, il 5 maggio, di Nicola e per la quale sono stati condannati tutti e cinque gli aggressori.
Ture Magro: “E’ la notte di mercoledì 30 aprile del 2008, davanti ci sono quattro giorni di Ponte. E’ passata la mezzanotte, e tre ragazzi stanno tornando alla macchina dopo essere usciti da un locale vicino a Porta Leoni, nel centro della città di Verona. Sono Nicola Tommasoli, Andrea Contala ed Edoardo Cazzarolli. All’angolo con via Cappello, incontrano un altro gruppo di ragazzi. Sono cinque. “Codino, dame ‘na sigareta”, è la richiesta. “No”, è la risposta. I tre amici riprendono a camminare senza fermarsi. Gli altri cinque però non conoscono quella parola, non conoscono il no. Non parlano, non li insultano, ma picchiano. Picchiano perché sono i padroni della loro città. La storia di Nicola Tommasoli è diventata il caso Nicola Tommasoli. Quello che accadrà dopo le 2 del mattino di quel 30 aprile è la storia che abbiamo deciso di consegnare al nostro pubblico. Una storia italiana in una notte stellata. Un racconto di noi, dei nostri figli e delle loro idee”.
Dopo “Padroni delle nostre vite”, “Malanova” e “Bestia”, “Uno strappo” nella sua forma più primitiva ed irrazionale è un fatto realmente accaduto; un invito alla riflessione sull’etica della responsabilità e sulle possibilità del cambiamento, rivolto soprattutto a chi, con la violenza, non ha nulla a che fare e vorrebbe contrastarla. Uno spettacolo di narrazione che inaugura una nuova trilogia di storie da raccontare. Ture Magro porta il pubblico dentro una vicenda italiana di grande impatto emotivo; dentro quella buia notte di metà primavera e quei giorni disegnati nella storia della città di Verona e della famiglia Tommasoli che rimarranno per sempre scritti nel bianco colore delle colonne di Corticella Leoni. La storia si svolge a due passi dalla casa di Giulietta. La città dell’amore si ritrova ad essere scenario di una storia unica nella sua trama quanto avvincente nella sua dinamica. Una storia che ha la struttura della sceneggiatura cinematografica e la sostanza del noir. Immersi nel buio delle parole raccontate con decisione, il pubblico vive una esperienza di immersione guidata dalle parole che Ture Magro decide di raccontare con estrema cura e precisione. La storia di una aggressione che nasconde qualcosa di più profondo. E’ quasi un giallo messo in scena come un antico racconto necessario da consegnare.
Attore, regista e sceneggiatore, Ture Magro è vincitore dei Nastri D’argento 2009 e 2011 come sceneggiatore e di diversi altri premi con gli spettacoli “Padroni delle nostre vite” e “Malanova”, “Chopin e l’ipod nano” e “Bestia”. La sua formazione si è creata tra l’Italia e l’Inghilterra lavorando nel cinema e nel teatro. Dal 2004 lavora con diverse compagnie in Italia, dal 2015 è componente della Compagnia Teatrale Acti di Beppe Rosso, e dal 2009, fondando la compagnia Sciara Progetti, porta i propri spettacoli in tournée in Italia, Germania e Cile
Biglietti: € 15 botteghino, € 12 prevendita su Dice.fm, € 6 studenti. Info e prenotazioni: tel. 0958168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13), email biglietteria@zoculture.it. La prenotazione non garantisce l’accesso al teatro dato che avranno precedenza i possessori di ticket già acquistati online. E’ necessario presentarsi al botteghino fino a 15 minuti prima dell’orario di inizio previsto per non perdere il diritto di prenotazione. Indirizzo: Zō Centro culture contemporanee, piazzale Rocco Chinnici 6, Catania.