Sviluppare nel contesto del capoluogo etneo, e via via nell’intera Regione, una più incisiva linea artistica nell’ambito della danza contemporanea: è questo il concept del progetto “Be resident: nella città la danza”, ideato da Roberto Zappalà, che rinsalda e consolida la collaborazione tra il Teatro Massimo Bellini e Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza, riconosciuto nel 2022 Centro di Rilevante Interesse nazionale dal Ministero della Cultura.
È per dare concreta attuazione a questa ambiziosa visione che due strutture d’eccellenza, nei diversi ambiti della musica e della danza, si avviano ad attuare una sinergia che si configura di ampio respiro, avendo siglato per il triennio 2023-2025 un articolato protocollo d’intesa, basato su ciò che le parti hanno di più autorevole da proporre: risorse, progetti, spazi, idee.
Alla presentazione, tenutasi nel foyer del “Bellini” di Catania, erano presenti per il Teatro Massimo Bellini il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano e il commissario straordinario Daniela Lo Cascio; per Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza, il fondatore e direttore artistico Roberto Zappalà con la direttrice generale Maria Inguscio.
In chiusura la performance studio sul fauno, creazione di Roberto Zappalà, su musiche da Après-midi d’un faune di Claude Debussy. Interprete sarà Filippo Domini della Compagnia Zappalà Danza, mentre la colonna sonora eseguita dal vivo da Idyllic trio, composto dalle artiste dell’orchestra del Teatro Laura Farneti (flauto), Elena Sciamarelli (violoncello) e Giuseppina Vergine (arpa).
“Be resident: nella città la danza” si articolerà nei tre anni con azioni quali: produzioni, residenze, incontri, mostre, videodanza, pratiche di approfondimento dei linguaggi del corpo, incursioni urbane e tanto altro. Ruolo fondamentale avranno le progettualità integrate con gli istituti scolastici.
Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza mira in tal modo ad integrare l’attività del Teatro Massimo Bellini in un contesto virtuoso che esiste già e si identifica proprio nella realtà creata e strutturata dal coreografo e regista catanese, la cui azione ha portato di fatto la città a diventare il polo più importante per la danza contemporanea nel Centro Sud della penisola.
“Per il Teatro Massimo Bellini – sottolinea il commissario straordinario Daniela Lo Cascio – è motivo di autentica soddisfazione avere stipulato l’accordo con Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza, perché Roberto Zappalà e la sua struttura sono una realtà ormai consolidata e di grande valore artistico a livello europeo. Tale sinergia consentirà all’ente lirico di allargare il proprio campo di azione e abbracciare un settore che gioco forza non può curare, perché da tempo non dispone di un corpo di ballo in organico, mentre può contare sulle maestranze del coro e dell’orchestra. Questo protocollo d’intesa consentirà perciò di raggiungere un obiettivo istituzionale che in qualche modo viene esternalizzato per la parte coreutica, ma collaborando in prima persona sul versante musicale. Va ancora messo in rilievo che il Centro fondato e guidato da Zappalà, riconosciuto dal Mic di rilevanza nazionale, è un soggetto che non solo ha acquistato un ruolo importante nel settore della danza contemporanea, ma si distingue altresì per la sua azione sul territorio e per i valori civili che veicola attraverso la propria produzione. Siamo quindi particolarmente motivati nel lavorare ad un progetto che ha anche risvolti sociali e non soltanto artistici”.
Come evidenzia il sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano: “Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza si rivela una scelta di elezione per porre in atto concretamente una partnership con il nostro blasonato ente lirico, che si apre significativamente alla danza contemporanea. L’ottima posizione nazionale e internazionale che la Compagnia si è conquistata in 32 anni di attività, la riconoscibilità dello stile di Roberto Zappalà e una struttura logistica come Scenario Pubblico sono risorse preziose che, abbinate al retaggio istituzionale, monumentale e artistico del Bellini, possono fare della collaborazione avviata una delle più interessanti operazioni di danza contemporanea avanzate negli ultimi anni in Italia. In questo settore il confronto tra la Sicilia e il Settentrione è certamente impari per la prima, date le sperequate risorse messe in campo nei decenni trascorsi. Pertanto in una Regione che ha già a Catania uno spazio specializzato e altamente qualificato, quale Scenario Pubblico, merita sicuramente specifica attenzione un progetto in grado di concorrere a saldare una frattura tra Nord e Sud, che rende quest’ultimo debole nel raffronto delle proposte culturali nell’ambito della danza.“Be resident: nella città la danza” si segnala altresì per i valori civili e formativi che promuove, privilegiando da un lato gli studenti, dall’altro le aree degradate. Siamo quindi orgogliosi di portare avanti un progetto di inclusione sociale, visto che molte iniziative sono destinate ai quartieri disagiati, gli stessi che il Bellini visita con regolarità in queste ultime stagioni decentrando una pianificazione elaborata ad hoc, in linea con le priorità di intervento dettate da questa governance. Allo stesso tempo ne sono destinatari privilegiati gli studenti di ogni ordine e grado, che avranno modo di accostarsi all’arte musicale e coreutica sia attraverso eventi realizzati negli istituti in cui si formano, sia visitando ed usufruendo di uno dei teatri più belli del mondo”.
“Be resident: nella città la danza” si proietta dunque oltre i confini regionali, secondo le linee direttrici tracciate da Roberto Zappalà: “L’accordo che abbiamo siglato con il Teatro Massimo Bellini fa da apripista ad una progettualità che potrà ampiamente interessare le dinamiche delle nuove collaborazioni ed intese artistiche tra istituzioni pubbliche e private regionali ma anche nazionali. L’obiettivo finale è riuscire a fare della Sicilia una delle zone più fertili di creatività per la danza, nel rispetto dell’equilibrio delle due anime: quella classica e quella contemporanea. Sarà una sfida molto stimolante che curerò personalmente visto l’affetto che nutro per il Bellini. Il vivo entusiasmo che io e l’intera struttura che mi pregio di dirigere ci apprestiamo a mettere in campo è certo dovuto al prestigio che il Bellini incarna. Sarà altresì di stimolo poter collaborare con la sua talentuosa orchestra. Il mio impegno mira a far rientrare il Bellini in un ‘sistema danza’ nazionale ad oggi poco frequentato dall’ente. Un occhio speciale sarà rivolto alla progettualità pensata per il territorio. Sulla scorta del percorso portato avanti da Scenario Pubblico / Compagnia Zappalà Danza, traguardo ambizioso sarà porre anche il Massimo catanese tra i protagonisti del circuito della grande danza contemporanea, finora molto più presente al Centro Nord, un gap penalizzante da superare perché la nostra Isola merita e ha il diritto di farne parte”.
Alcune delle azioni in programma:
– il progetto ‘body teaches / il corpo insegna’, un progetto educativo ideato da Roberto Zappalà. Concepito per gli Istituti Scolastici Superiori, mira a sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti della musica e della danza contemporanea, disciplina – quest’ultima – che si presta molto alla fruizione giovanile, sia per le tematiche sociali e attuali che vengono trattate nelle performance, sia per un uso del corpo dal linguaggio dinamico, atletico e riflessivo. A portare il progetto dentro le scuole saranno chiamati sette danzatori della Compagnia Zappalà Danza e un ensemble musicale, formato da tredici strumentisti dell’Orchestra del Bellini e coordinato da Alessandro Cortese: una formula pensata da un lato per illustrare da vicino il processo creativo di uno spettacolo, dall’altro per dimostrare come la danza contemporanea sia fruibile in modi, spazi e situazioni diverse dalla consueta scatola teatrale. “Body teaches” sarà presentato in prima assoluta il 14 maggio 2023 nell’ambito del FIC Festival, organizzato da Scenario Pubblico, segnando di fatto l’inizio dell’attuazione del protocollo d’intesa;
– workshop / seminari sul linguaggio MoDem della Compagnia Zappalà Danza, per un’utenza di danzatori ma anche per amatori, contribuendo a divulgare la danza contemporanea anche in aree più svantaggiate e periferiche. Oltre a seminari rivolti agli artisti del Coro del Teatro, appositamente costruiti e finalizzati per un uso più disinvolto e contemporaneo del corpo;
– lezioni / incontri gratuiti sulla danza contemporanea e/o sul confronto tra danza e teatro contemporaneo, tenuti da studiosi dei due settori, pensati anche per incuriosire e avvicinare spettatori non avvezzi a questo repertorio;
– incursioni urbane / dance attacks, per contaminare il tessuto urbano con performance di danza e musica dal vivo, portando in modo estemporaneo i linguaggi contemporanei nella vita quotidiana della città;
– produzioni da presentarsi annualmente per l’utenza serale e per le scuole, con creazioni prodotte da Scenario Pubblico o realizzate da compagnie ospiti, selezionate dal panorama della danza contemporanea internazionale;
– eventi di videodanza e documentari realizzati in collaborazione con i partner Cro.me Cronaca e Memoria dello Spettacolo di Milano e Coorpi di Torino, fruibili gratuitamente, per contribuire a creare un ponte tra il classico e il contemporaneo, e fungere da approfondimento rispetto alla programmazione dei due enti. In particolare, durante le rappresentazioni del balletto “Giselle”, in stagione al Bellini nel prossimo maggio, saranno proiettati nel foyer estratti delle versioni innovative che famosi coreografi del nostro tempo hanno elaborato rispetto all’originale impianto ottocentesco, e a cura dello studioso Stefano Tomassini si terrà un incontro per riflettere sulle diverse riletture di questo capolavoro.
La Compagnia Zappalà Danza è inoltre presente nel cartellone 2024 di Opere & Balletti del Teatro Massimo Bellini con la ‘Trilogia dell’estasi’, nuovo importante progetto di Roberto Zappalà composto da tre capolavori, quali Après-midi d’un faune di Claude Debussy, Bolero di Maurice Ravel e Le Sacre du Printemps di Igor Stravinskij.
“Be resident: nella città la danza” diventa così esempio virtuoso di una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, che potrebbe essere la giusta risposta per migliorare l’offerta culturale nella sua interezza, provando a costruire una mappa delle attività culturali, più credibile, evoluta e sostenibile, che è quella che specialmente la platea giovane si aspetta.