Il Piccolo Teatro della Città di Catania ha ospitato il monologo feroce, spiazzante ed attuale “Lady Grey. Con le luci sempre più fioche” dell’autore americano Will Eno, ritenuto uno dei migliori drammaturghi statunitensi in attività, già finalista Pulitzer 2005 per la sezione teatro, con la regia di Marco Maccieri.
Prodotto da MaMiMò Teatro Piccolo Orologio e Teatro Nazionale di Genova e premiato al Roma Fringe Festival 2022 come miglior spettacolo, miglior Attrice e con il Premio della Stampa, “Lady Grey” vede assoluta protagonista, con pochi oggetti scenici, con un microfono, Alice Giroldini che riesce a tirare fuori il meglio di se stessa interrogandosi, svelandosi, mettendosi a nudo e soprattutto confrontandosi con il pubblico, coinvolto spesso con delle precise e spiazzanti domande/riflessioni.
In scena la suadente interprete nei panni di una misteriosa signora in grigio, aspetta il pubblico per iniziare una sorta di conferenza, ma in realtà il suo è un modo strano, intrigante, per raccontarsi al mondo, partendo proprio dal ricordo di un compito che doveva svolgere da ragazzina a scuola, ovvero il “Mostra e Dimostra”, cioè portare in classe qualcosa di importante e rappresentativo di sé (un oggetto, un animale domestico, una foto) e poi parlarne all’insegnante ed ai compagni di banco.
La protagonista della performance non ha nome, non ha età e si presenta con nomi diversi, come la fidanzata di un uomo con la camicia azzurra, gioca magicamente con il linguaggio, trasforma una storia in un’altra e trasporta tutti nel tempo, da una identità, da una personalità, all’altra.
Davanti a un pubblico interessato, sorpreso e disorientato, la protagonista, muovendosi con scioltezza sul palco, tra silenzi, luci soffuse e profonde esclamazioni, prende alla lettera il compito della maestra portando qualcosa di sorprendente, esplicitando se stessa, mettendosi a nudo, manifestando diverse identità femminili e chiedendo anche al pubblico di mettere a nudo la propria anima.
Alice Giroldini, nei panni di Lady Grey, è sicura, attenta nei suoi movimenti e si racconta al pubblico, parlando di infanzia, di amori ma anche di altre donne. Emergono così diverse identità, tante storie. Ed in questo suo raccontarsi e mostrarsi, il pubblico ha un ruolo importante in quanto viene scrutato, interrogato, pungolato, provocato ad intervenire dalla protagonista che, però, sa di non poter mai ricevere una risposta. Alla fine, tra silenzi e luci basse, sarà proprio la protagonista sul palco a svelarsi, oltrepassando il muro della realtà/finzione, facendo emergere i segreti profondi ed inconfessabili delle tante identità che spesso nascondiamo dentro. Tutto sempre alla ricerca della propria identità.
Attenta ai particolari del testo di Will Eno ed alla personalità dell’interprete la scorrevole regia di Marco Maccieri.
In circa 50 minuti, la pièce – una sorta di teatro verità, di viaggio nelle profondità dell’animo umano – si concentra sull’identità e sulla sensibilità femminile emette in luce una disinvolta ed empatica Alice Giroldini, abile a confrontarsi con i propri segreti ed a pungolare quegli spettatori che, alla fine di un monologo teso e complicato, feroce e divertente, le tributano meritati applausi.
Scheda
Lady Grey. con le luci sempre più fioche
di Will Eno.
Con Alice Giroldini
Traduzione di Elena Battista per BAM Teatro
Regia di Marco Maccieri
Produzione Centro Teatrale MaMiMò Teatro Piccolo Orologio e Teatro Nazionale di Genova
Stagione Piccolo Teatro della Città di Catania – 28 e 29 aprile 2023