A Catania, martedì il 23 maggio, alle ore 17.00, nei locali del Palazzo della Cultura, si svolgerà l’evento “Un atto d’accusa del mondo animale all’homo sapiens”. Incontro con Mario Bonica”, promosso in partnership con Akkuaria, I Lettulandi, Lettori nella Rete, La Sognatrice con le trecce e Rinascimento Poetico. L’iniziativa è inserita nella campagna nazionale de “Il Maggio dei Libri” rassegna curata dal Comune di Catania, all’insegna dei Patti per la Lettura promossi dal Centro per il Libro con tutte le realtà governative, alla ricerca delle fonti culturali e necessarie custodite nei saperi regionali.
L’incontro, attraverso i testi e i lavori di Mario Bonica (ormai ri-nominato Randagio Clandestino), è un invito a creare un luogo e un gruppo aperto in cui mettere a confronto la ricca letteratura animalista e antispecista, assicurandole quello spazio che le è dovuto anche nelle manifestazioni del Maggio dei libri…di noi animali.
Animali non “simboli” di virtù o colpe, ma in quanto soggetti consapevoli del loro essere al mondo e dei loro inviolabili diritti di vita e di benessere negati dagli umani antropocentrici. concretizzato in luoghi-rifugio di animali scampati alle violenze e ai mattatoi, dove ciascun individuo recupera finalmente la sua individualità a prescindere dallo sfruttamento dell’uomo e liberandosi dalla schiavitù del mercato (il rifugio L’Arca di Natalia a Trecastagni). Con Mario Bonica ne parleranno Grazia Maria Scardaci e Silvia Clementi, del Rifugio l’Arca di Natalia.
Mario Bonica, nato 72 anni addietro, di nazionalità italiana, che a suo dire non è un animale ma un essere umano maschio e altre amenità del genere. Ha collaborato per quarant’anni nelle scuole di ogni ordine e grado, nei quartieri e nelle carceri minorili, con laboratori e spettacoli, con oltre 30 testi originali di drammaturgia per l’infanzia e l’adolescenza. Ha promosso rassegne di teatro, video e letteratura “bambina”, pubblicazioni come la rivista Orecchie d’Asino e raccolte di poesie dei giovani reclusi. Nel 1979 ho dato vita ho dato vita a un gruppo di animatori e teatranti, il Gruppoteatro Manipolazioni, che ha svolto attività nella maggior parte delle scuole catanesi e della Sicilia orientale per divenire nel ’99 il Centro di ricerca e sperimentazioni KERE’, Arti e Culture dell’infanzia. Attualmente prosegue la sua attività non più in teatro, ma dedicandosi alla scrittura.