Anche Catania parteciperà al test regionale di protezione civile che mercoledì 5 luglio verificherà il nuovo sistema di allarme pubblico nazionale “IT-alert”. Il sindaco Enrico Trantino e l’assessore al ramo Alessandro Porto, in sintonia con il presidente Schifani e il dipartimento regionale di Protezione civile guidato da Salvo Cocina, invitano tutti i cittadini a contribuire alla sperimentazione del sistema che permetterà di informare la popolazione in caso di gravi emergenze. Alle ore 12 i telefoni cellulari in Sicilia saranno raggiunti da un messaggio di test “IT-alert”: tutti i dispositivi agganciati a celle di telefonia mobile suoneranno contemporaneamente, emettendo un particolare segnale distintivo. Chi riceve il messaggio è invitato a leggere il testo e a collegarsi con il sito www.it-alert.it per rispondere al questionario e concorrere a migliorare l’efficacia del sistema.
“Condividiamo l’appello del presidente Schifani – afferma il sindaco Trantino – affinché anche i nostri concittadini partecipino con un riscontro attivo al test del sistema di allarme pubblico. Si tratta di un nuovo strumento al servizio della collettività e di territori che, come il nostro, sono particolarmente esposti soprattutto al rischio sismico o vulcanico”.
Tra fine giugno e i primi di luglio saranno effettuati, nelle cinque regioni che aderiscono alla sperimentazione (Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, ed Emilia Romagna), ulteriori test per esaminare le funzionalità del sistema.
Superata la fase di test, “IT-alert” consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.
IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.
Tra fine giugno e i primi di luglio saranno effettuati, nelle cinque regioni che aderiscono alla sperimentazione (Toscana, Sardegna, Sicilia, Calabria, ed Emilia Romagna), ulteriori test per esaminare le funzionalità del sistema.
Superata la fase di test, “IT-alert” consentirà di informare direttamente la popolazione in caso di gravi emergenze imminenti o in corso, in particolare rispetto a sei casistiche di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali o precipitazioni intense.
IT-alert non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, ma andrà a integrarle.