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Dopo il grande successo di pubblico e di stampa riscosso nel 2021 a Noto, Sikarte – associazione culturale siciliana che si propone come punto d’unione tra location d’eccezione e artisti storicizzati e contemporanei su scala nazionale – ripropone la mostra Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi. I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania, a cura di Alessandro Napoli che è stata inaugurata sabato 29 aprile presso Palazzo De Leva a Modica. 

Altra novità, in linea con gli obiettivi di Sikarte è la creazione di una rete culturale con diverse realtà museali di Modica con l’intento di incentivare la divulgazione e la conoscenza del patrimonio storico-artistico della città. Sono, infatti, previste delle riduzioni sul biglietto d’ingresso alla mostra Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi. I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania per i visitatori che presentano il biglietto d’ingresso per uno dei seguenti siti museali: la Casa Natale Salvatore Quasimodo; la Chiesa rupestre San Nicolò Inferiore, Sifilicomio Campailla Museo della Medicina.

Nuova città, nuova location e nuovi partner per un progetto espositivo che, sin dalla sua ideazione si è proposto di celebrare a partire dal 2021 i cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli con un programma di mostre itineranti in Sicilia. La seconda tappa è a Palazzo De Leva di Modica, sede del Centro Studi sulla Contea di Modica, precisamente all’interno delle antiche scuderie scavate nel banco roccioso con scorci di architetture trecentesche, alle quali si accede attraverso uno splendido portale in stile gotico chiaramontano: Portale De Leva.

«Modica, sede di monumenti patrimonio dell’UNESCO che nasconde gioielli nei suoi quartieri e dentro le sue grotte – spiega l’arch. Eugenia Calvaruso, Presidente del Centro Studi sulla Contea di Modica – è il luogo naturale per una mostra che racconta i “capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità” e ci fa conoscere la realtà dei Fratelli Napoli protagonisti e valorizzatori dell’arte Marionettistica catanese. Il Centro Studi Sulla Contea Di Modica, che di ogni aspetto della cultura del territorio si fa promotore, ha colto l’occasione di arricchire la propria città presentando nei locali della propria sede, presso Palazzo De Leva, il lavoro di ricerca storica, elaborazione culturale e antropologica di Sikarte.»

Il progetto gode del patrocinio del Comune di Modica, del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo che è anche l’editore del catalogo della mostra e del Centro Studi sulla Contea di Modica.

«Il Museo Pasqualino e l’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – dichiara Rosario Perricone, direttore del Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino di Palermo – sono liete di patrocinare questa mostra e di pubblicarne il catalogo. Si rinnova così l’antico legame di amicizia con la Marionettistica dei Fratelli Napoli, di cui si celebra il centenario di attività con un suggestivo percorso sulle figure femminili dell’Opira catanese che non può prescindere dalla storica e indimenticabile Italia Chiesa». 

 

La Marionettistica dei Fratelli Napoli ha favorito la realizzazione del progetto prestando le opere e curandone la direzione scientifica, artistica e scenografica.

«Dal 2021 ad oggi, continuiamo a celebrare i cento anni della nascita della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania – spiega Fiorenzo Napoli, il Direttore Artistico della compagnia – fondata nel 1921 da don Gaetano Napoli. È ormai universalmente noto che la tradizione dell’Opera dei Pupi, di cui i Fratelli Napoli sono illustri e riconosciuti alfieri, sia una delle marche d’identità più rappresentative della cultura isolana. La Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania è rimasta attiva senza soluzione di continuità dal 1921 a oggi, superando la grande crisi che investì l’Opera dei Pupi negli anni Cinquanta – Settanta del secolo scorso. La compagnia, infatti, ha saputo adattare l’Opira catanese alle esigenze del pubblico contemporaneo, pur mantenendosi fedele ai codici e alle regole di messinscena della tradizione.» «Il mondo teatrale dell’Opira catanese – aggiunge Alessandro Napoli, curatore scientifico della mostra – così ricco di suggestioni, ha dato origine a forme proprie di artigianato artistico: i pupi, le scene e i cartelli. Questi manufatti, da considerare tra i prodotti più significativi dell’arte popolare siciliana, sono gli elementi costitutivi del cosiddetto misteri, “mestiere”, cioè l’insieme di tutte le attrezzature teatrali che consentivano ai pupari di mettere in scena le loro serate. La famiglia Napoli custodisce oggi l’unico antico mestiere di stile catanese rimasto integro e completo, col quale la Marionettistica ha lavorato dal 1921 a oggi, facendo conoscere i pupi in Italia e nel mondo. Si tratta di un bene culturale prezioso e di grande interesse storico – antropologico, acquisito, conservato e arricchito dai Fratelli Napoli nei loro cento anni di attività».

Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi. I cento anni della Marionettistica dei Fratelli Napoli di Catania, oltre a celebrare il centenario della compagnia, riserva un’attenzione particolare al ruolo delle donne nella tradizione catanese dell’Opera dei Pupi. Donne come personaggi delle storie rappresentate nel repertorio dei Fratelli Napoli, e quindi figure esemplari di regine, principesse ed eroine armate. Ma anche donne che prendono parte attiva nella produzione e messinscena degli spettacoli, e quindi parlatrici e costumiste. Particolare attenzione sarà, infatti, dedicata a Italia Chiesa Napoli, venuta a mancare nel 2018, grande interprete dei personaggi femminili delle storie dei pupi e instancabile compagna di vita e d’arte di Natale Napoli, scenografo e cartellonista, col quale si assunse la responsabilità del mantenimento della tradizione dell’Opira a Catania. 

 

«La mostra Donne, eroine e dame all’Opera dei Pupi – afferma la presidente dell’associazione culturale siciliana Sikarte, Graziana Papale – intende presentare e promuovere il grande patrimonio storico – antropologico rappresentato da pupi, cartelli, fondali e scenografie teatrali, che come vere e proprie installazioni artistiche, attualizzano e raccontano la forte identità storica e artistica dell’Opera dei Pupi. Un focus all’interno della mostra è dedicato alle donne protagoniste delle antiche storie cavalleresche, ma anche alle donne che partecipano attivamente alla produzione e alla messa in scena degli spettacoli, e quindi costumiste e parlatrici, tra cui spicca Italia Chiesa Napoli, straordinaria interprete che ha dato voce ai personaggi femminili delle storie di repertorio».

Parte dell’allestimento, dagli elementi espositivi ai pannelli didascalici, è ecosostenibile. L’organizzazione, molto attenta alla questione ambientale, ha affidato, anche per questa mostra, la realizzazione dei suoi progetti allestitivi a un partner tecnico del settore, Archicart, che ha modulato il cartone nei supporti tecnici e didascalici, mentre la realizzazione e riproduzione del tipico palcoscenico del teatro dei pupi presente in mostra come forte elemento scenografico è dell’azienda siciliana Sikaniawood.

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