Il Teatro Stabile di Catania è impegnato in questi giorni, nell’ambito di un programma di cooperazione transfrontaliera Italia -Tunisia, nella realizzazione del progetto “Accademia” (nella foto sopra una riunione al Plaza di Catania delle parti interessate), inteso a rafforzare gli scambi culturali tra i due Paesi attraverso la mobilità di artisti e professionisti della cultura. Un approccio innovativo per lo scambio di buone pratiche e la creazione di percorsi comuni per la formazione accademica e professionale nei settori dei beni culturali e dello spettacolo.
Approfondire i processi di trasformazione della conoscenza, della cultura e dell’arte e soprattutto utilizzare la mobilità come azione intesa a rafforzare le attività di scambio e di messa in rete di progetti tra le istituzioni, al fine di collegare programmi, politiche, territori, costituisce la ricetta giusta per cooperazioni strategiche di buona riuscita.
Il Progetto “Accademia” considera la mobilità un elemento chiave, per la costruzione di partenariati italo-tunisini a lungo termine, in grado di favorire un sistema di conoscenze reali e opportunità di lavoro. In più, la Sicilia e la Tunisia, per le loro affinità culturali e la vicinanza geografica, rappresentano in questo senso un laboratorio particolarmente interessante, con grandi opportunità di collaborazione.
Partner siciliani del Teatro Stabile di Catania per la realizzazione del progetto “Accademia” sono Empedocle Consorzio Universitario di Agrigento (capofila) e l’Università degli Studi di Palermo; quelli tunisini, l’Ecole Nationale d’Architecture et d’Urbanisme di Tunisi, l’Institut Supérieur des Métiers du Patrimoine de Tunis e la Cité de la Culture – Théâtre de l’Opéra di Tunisi.
Dopo una settimana di lavori a Tunisi nel mese di maggio, durante la quale i partner tunisini hanno organizzato tra l’altro visite al Teatro dell’Opera di Tunisi e ad alcuni siti storici e culturali come il Centro per la Musica Araba e Mediterranea “Ennejma Ezzahra”, le Terme di Antonino a Cartagine e il Centro Culturale Internazionale di Hammamet, i lavori sono continuati in Sicilia, dove la delegazione tunisina, giunta nei giorni scorsi, ha avuto modo di visitare Taormina e il Teatro Greco, il Teatro Massimo Bellini e Palazzo Biscari, il centro storico di Catania con il suo magnifico barocco e infine l’Etna, il magnifico vulcano che l’Unesco nel 2013 ha inserito nell’elenco dei beni costituenti il Patrimonio dell’Umanità.
Dunque azioni di scambio che, oltre al lavoro amministrativo e di coordinamento tra i vari partner del progetto, hanno previsto visite programmate in entrambi i territori per permettere di individuare le valenze storiche, culturali e ambientali dei Paesi coinvolti nel Progetto. La collaborazione tra i due Paesi, che prevede anche la realizzazione di un laboratorio di lighting design per studenti italiani e tunisini, svolto in parte a Catania e in parte a Tunisi, si concluderà con una restituzione pubblica dello stimolante e impegnativo percorso formativo attraverso una messa in scena teatrale che vedrà coinvolti artisti catanesi e tunisini e debutterà a Tunisi il 19 settembre e in Sicilia il 5 ottobre 2023 ad Agrigento.