“Dopo i terribili stupri di gruppo di Palermo e Caivano e il crescente numero di femminicidi come uomo ed artista sento il bisogno di dare il mio contributo contro la violenza di genere, perchè non è vero che tutti gli uomini sono bestie ma è fondamentale cercare di educare e sensibilizzare con ogni mezzo possibile le nuove generazioni di maschi”. Con parole accorate e una grande immedesimazione nel dolore delle vittime e delle loro famiglie il catanese Alfonso Restivo (nella foto sopra), conosciuto dai media internazionali come il ritrattista dei vip, decide di mettere in campo la propria arte ed esperienza a favore di tutte le donne vittime di violenza.
“Dal mese di ottobre girerò tutte le scuole d’Italia, compreso il liceo scientifico di Busto Arsizio, dove insegno, fino a Catania, la mia città natale dove ho vissuto fino agli anni dell’università, per poi volare a Minneapolis dove concluderò questo percorso artistico culturale-spiega Alfonso Restivo l’unico pittore iperrealista vivente, dopo la scomparsa dell’americano William F. Draper, ad aver ritratto i più importanti e famosi personaggi del jet set- con una mostra itinerante di mie opere che raccontano le troppe e brutte storie di cronaca di donne ammazzate per mano di un uomo”.
L’aumento delle donne , violentate, picchiate e uccise fa comprendere quanto le leggi e i provvedimenti attuati finora non siano comunque sufficienti per limitare una situazione che continua a degenerare- come ha ripetuto visibilmente emozionato Alfonso Restivo, premiato nel 2022 come migliore artista italiano- e per fermare questa scia di sangue è necessario riflettere su un’educazione culturale di uomini capaci di cambiare questo cancro sociale che cresce e peggiora di anno in anno.
“Nella mia città esporrò al Monu Gallery sul lungomare di Catania- continua Restivo premiato per ben due volte come “uomo siciliano dell’anno” e due volte consecutive negli Stati Uniti con il “Premio Eccellenza Italiana”- ed ogni esposizione dei quadri sarà accompagnata da una conferenza che analizzerà il comportamento violento e criminale dei diversi femminicidi con racconti di vita delle famiglie che hanno perso i propri affetti e di donne che hanno avuto la forza e la fortuna di sopravvivere alla violenza del maschio prevaricatore”.
Un evento socio culturale che punta ad educare l’uomo e non insegna alla donna di stare all’erta, perché ogni gesto è importante per abbattere la cultura maschilista e patriarcale che arriva in alcuni casi demonizzare la vittima che in nessun modo può avere la colpa della violenza subita.