Cronaca

Quando si parla di gomme ‘invernali’ si fa riferimento ad una gamma di prodotti molto ampia, accomunati da una serie di caratteristiche tecniche e prestazionali ben precise. L’offerta di mercato, non a caso, è vasta e variegata, in quanto include tanto pneumatici premium e di fascia alta quanto soluzioni più accessibili ed economiche: basta consultare lo shop online di Euroimport Pneumatici per farsi un’idea piuttosto chiara di quali e quante le opzioni a disposizione degli automobilisti che hanno bisogno di gomme invernali di ricambio.

Al contempo, a differenza di quanto si possa pensare, non tutte gli pneumatici di questo tipo sono perfettamente uguali tra loro; tecnologie e procedure di omologazione, infatti, possono determinare differenze piuttosto marcate, che si riflettono sulle possibilità di utilizzo delle coperture. In questo articolo vediamo quali sono le differenti tipologie di gomme e quali caratteristiche le contraddistinguono.

Pneumatici ‘M+S’ per uso invernale

La sigla ‘MS’ – presente anche nelle varianti ‘M/S’ o ‘M+S’ – è l’acronimo delle parole inglesi ‘mud’ e ‘snow’ ovvero, rispettivamente, fango e neve. Viene impressa sulla spalla degli pneumatici adatti all’utilizzo invernale, ossia in presenza di temperature inferiori ai 7 gradi; e su strade ricoperte di fango e neve. Ciò è dovuto alla struttura del battistrada, che presenta una tassellatura complessa, lamelle di rinforzo e larghe scanalature; questa tecnologia garantisce trazione e aderenza anche su fondi stradali innevati o ghiacciati.

Va però sottolineato che la marcatura ‘MS’ venga apposta autonomamente dal costruttore, per indicare che lo pneumatico ha caratteristiche tali da poter essere utilizzato nelle condizioni sopra descritte. Ciò vuol dire che, nonostante i riscontri prestazionali siano generalmente adeguati alla destinazione d’uso della gomma, il prodotto non è stato certificato da un ente terzo; in altre parole, lo pneumatico potrebbe non rispettare a pieno gli standard tecnici individuati a livello comunitario.

Gomme ‘3PMSF’: cosa sono e come vengono omologate

Alcuni pneumatici recano, sulla spalla, non solo la marcatura ‘MS’ ma anche il codice ‘3PMSF’, spesso affiancato dal simbolo relativo (un fiocco di neve stilizzato all’interno di una montagna a tre picchi). La sigla sta per ‘3 peak mountain snow flake’ ovvero “montagna a tre picchi e fiocco di neve” e può essere apposta soltanto sugli pneumatici che hanno superato i test di omologazione previsti dal  Regolamento n. 117 della Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE).

Il documento distingue anzitutto tra: pneumatico invernale, ovvero “il cui battistrada abbia una scolpitura, una composizione o una struttura progettate soprattutto per ottenere su suolo innevato prestazioni migliori di quelle di un pneumatico normale riguardo alla sua capacità di mettere o mantenere in moto il veicolo”; pneumatico invernale destinato a essere usato in condizioni di neve estreme, ovvero “il cui battistrada abbia una scolpitura, una mescola o una struttura progettate per un uso specifico in condizioni di neve estreme e che soddisfa i requisiti di cui al punto 6.4. del presente regolamento.

Cosa prevede il punto 6.4 del Regolamento? Esso indica “i requisiti relativi al comportamento sulla neve”; si tratta di parametri tecnici riguardanti gli pneumatici di categoria C1, C2 e C3. Volendo semplificare, il valore minimo dell’indice di aderenza su neve da ottenere ai fini dell’omologazione oscilla tra 1,07 e 1,25. Le prove da effettuare sulle gomme devono seguire le indicazioni riportate dal Regolamento (Allegato 7), che prevede accorgimenti specifici come, ad esempio, il rodaggio dello pneumatico prima del test o l’esposizione della gomma alla temperatura ambientale per almeno due ore prima dello svolgimento della prova. La normativa disciplina anche i parametri di carico e pressione, e dispone che gli pneumatici vengano testati su vetture di serie dotate di ABS.

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