La Coppa America 2024 si disputa negli Stati Uniti, così come accadde per l’edizione del 2016. Come in quell’occasione, anche quest’anno il numero delle partecipanti è salito a 16, decretando la composizione di quattro gironi. Spulciando però le varie pretendenti al titolo, spiccano senza dubbio le due corazzate del calcio americano: Argentina da un lato e Brasile dall’altro. L’Albiceleste ed i verdeoro arrivano alla competizione da protagoniste come indicato anche dalle quote sulla nazionale vincente della Coppa America, anche se la Seleçao sta attraversando da tempo un momento tutt’altro che positivo.
Brasile
Nel Mondiale del 2022 la formazione verdeoro è stata eliminata dalla Croazia, ma i dubbi sono proseguiti fino alle più recenti sfide di qualificazione per il Mondiale del 2026. Le ultime tre gare sono coincise con tre sconfitte, relegando al sesto posto la Seleçao nel girone di Qualificazioni Conmenbol. Il successo in Coppa America riporterebbe tranquillità in un ambiente scosso dall’incubo di non partecipare alla Coppa del Mondo del 2026, eventualità che sarebbe paradossale visto il potenziale a disposizione della nazionale verdeoro. A gettare benzina sul fuoco si è messo anche uno storico interprete della maglia verdeoro come Ronaldinho, che ha aspramente criticato tutta la selezione, definendola una delle peggiori mai viste. Un giudizio forse troppo negativo guardando alla grande qualità che si intravede già a partire dalla porta, con Alisson titolare indiscusso anche grazie al forfait per infortunio di Ederson. La linea difensiva è ricolma di campioni, alcuni dei quali militanti in Serie A come Bremer e Danilo, quest’ultimo anche capitano della Seleçao, ma rientrano nella rosa anche Marquinhos ed Eder Militao ad esempio, rispettivamente in forza al PSG e al Real Madrid. Non va peggio per il centrocampo, che si affida a due titolari inamovibili come Paquetà e Guimaraes. Il vero punto di forza è però l’attacco, composto da interpreti giovanissimi ma dal potenziale smisurato. La maggior parte di questi è in forza al Real Madrid o ha i blancos come destinazione futura: si tratta di Rodrygo e Vinicius Junior, oltre che Endrick. Non manca però l’esperienza grazie ad interpreti del calibro di Raphinha, in forza al Barcellona.
Argentina
Discorso opposto per l’Argentina: il Mondiale del 2022 è stata la definitiva consacrazione della formazione del CT Lionel Scaloni. Il leader assoluto dell’Albiceleste è così riuscito ad alzare al cielo la Coppa del Mondo, unico trofeo che mancava nella sua straordinaria carriera e assente dal territorio argentino dai tempi di Maradona. Rispetto alla Seleçao, probabilmente l’Argentina mostra un minor estro, ma qualitativamente parlando resta una formazione ricca di talento. A guidare il gruppo si trova ancora Lionel Messi, ora in forza all’Inter Miami in MLS. Ci sono inoltre Angel Di Maria del Benfica, Garnacho del Manchester United e Alvarez dei rivali del City. Si trova anche tanta Serie A: Valentin Carboni (Monza), Lautaro Martinez (Inter) e Nico Gonzalez (Fiorentina), il grande escluso è invece Paulo Dybala (Roma). La qualità non manca anche a centrocampo: figurano nella lista dei convocati, tra gli altri, Rodrigo De Paul (Atletico Madrid), Giovani Lo Celso (Tottenham) e Leandro Paredes (Roma).