Nel corso di una affollata e partecipata conferenza stampa è stato presentato giovedì mattina al Teatro Brancati di Catania il ricco programma della stagione 2024/2025 del Teatro della Città-Centro di produzione teatrale. Presenti all’incontro Orazio Torrisi – che ha elencato tutte le attività e gli spettacoli in cartellone – e Tuccio Musumeci, oltre all’attore e regista Salvo Ficarra, al direttore dello “Stabile” di Catania Graziano Piazza ed un folto numero di attori, registi e musicisti coinvolti nella prossima stagione teatrale.
Il Teatro della Città – Centro di produzione teatrale in questa nuova Stagione 2024-2025 ha voluto seguire una linea guida volta a evocare lo stupore che gli adulti hanno perso e che sembra non appartenere più neanche ai bambini che oggi ritroviamo a occhi sgranati soprattutto per le brutture della vita e del mondo e non per la sua meraviglia. “Una constatazione – ha sottolineato Orazio Torrisi – da cui è importante far partire una riflessione e su cui il teatro ha l’urgenza, nonché il dovere morale di agire. Il tutto nell’ottica di avviare un nuovo Umanesimo, un nuovo Rinascimento per la storia dell’Umanità dove mettere al centro dell’attenzione le azioni legate all’esistenza umana, partendo proprio dall’infanzia e riconsegnando agli occhi dei bambini di oggi il lampo della sorpresa. Il Teatro della Città, quindi, si pone l’obiettivo di cogliere ancora nello sguardo degli spettatori e degli adulti in generale, lo stupore infantile. Per ritornare ad emozionarsi, con il cuore e con la mente affinché anche l’anima si nutra. E tutto questo è possibile solo fornendo strumenti di comprensione della storia e della narrazione, ricordandosi sempre che non è possibile progettare il futuro e innovare senza conoscere il passato, la tradizione e focalizzarsi sul presente”.
Seguendo questa linea guida sono stati impaginati i vari cartelloni e le rassegne della prossima stagione, sia nelle due sale catanesi, Teatro Vitaliano Brancati e Piccolo Teatro della Città, sia in quella siracusana (Teatro Massimo Città di Siracusa dove la stagione è stata presentata la settimana scorsa). E seguendo questa linea guida, ovviamente, continuano a prendere forma tutte le attività proposte dal Centro di produzione Catanese attraverso un imponente sforzo produttivo e attraverso una rete di partenariati con altre realtà che guardano avanti senza dimenticare il passato.
Da non dimenticare poi lo spazio a ospitalità, produzioni, tournèe, workshop, laboratori, progetti internazionali e collaborazioni da quella con la tradizione catanese con Arte Pupi Fratelli Napoli, con l’Università di Catania, con i teatri pubblici quali il Teatro Massimo Bellini, Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo di Palermo, Inda di Siracusa, nonché con la Fondazione Verga di Catania, con l’Istituto di Storia dello Spettacolo Siciliano, con la Fondazione Giuseppe Fava e un interscambio continuo di proposte e attività con i vari progetti e organismi teatrali internazionali.
L’inaugurazione della XV Stagione del Teatro Vitaliano Brancati, con la direzione artistica del Maestro Tuccio Musumeci, sarà martedì 29 ottobre, con “Il malato immaginario” di Molière, nella nuova e originale produzione del Teatro della Città – Centro di Produzione Teatrale con l’inedita regia di un attore, autore e regista come Salvo Ficarra. Musiche di Lello Analfino, Angelo Tosto sarà il protagonista. In scena Filippo Brazzaventre, Cosimo Coltraro, Giovanna Criscuolo, Emanuele Puglia, Giovanni Rizzuti, Daniele Bruno, Luca Fiorino, Anita Indigeno, Lucia Portale. Sarà uno spettacolo divertente e ironico con il tema della medicina, le controversie che genera, le passioni che scatena sono ancora oggi tema di dibattito pubblico e Salvo Ficarra riporta il testo alle sue origini. La stagione del “Brancati” proporrà poi “Le Intellettuali” di Molière, “Un sogno a Istambul” di Alberto Bassetti, “Parlami d’amore” di Costanza Diquattro, “Da giovedì a giovedì” di Aldo De Benedetti, “Il Leone d’inverno” di James Goldman, “Piccolo grande varietà” di Marot’s, “Il turno di notte” di Gianpiero Francese, “I Mezzalira-Panni sporchi fritti in casa” di Agnese Fallongo. Chiusura, dal 20 maggio, con il pirandelliano “Il piacere dell’onestà”. Fuori abbonamento l’immancabile “Pipino il breve” di Tony Cucchiara e, al “Piccolo Teatro della Città”, “Non volevo ma l’ho fatto”, novità di Nicola Alberto Orofino, one man show con Miko Magistro.
La 58^ stagione del Piccolo Teatro della Città, votata sempre a spettacoli di innovazione e sperimentazione, compreso il cartellone NuovoTeatro, proporrà, da novembre a maggio, “Trucchi per l’anima” di Rosario Galli, regia di Gianni Scuto, “La vita al contrario. Il curioso caso di Benjamin Button” di Francis Scott Fitzgerald, “Eva Peron” di Copi con la coppia Guia Jelo e Rossana Bonafede, regia di Camillo Sanguedolce, “Harem” di Alberto Bassetti, “Family Day-capitolo terzo”, ideazione e regia di Nicola Alberto Orofino, “8 e 1/2. Se questo è un sogno”, ispirato al capolavoro di Fellini, regia di Gisella Calì. Fuori abbonamento “La grande menzogna” di Claudio Fava con David Coco. Per “NuovoTeatro” previsti i seguenti lavori: “A Cirimonia” di Rosario Palazzolo, “Celeste” e “Wet Floor” di Fabio Pisano, “Futuro anteriore” di Margherita Mauro, “La prova” di Bruno Fornasari, “Favola” di Fabrizio Sinisi, “Giacominazza” di Luana Rondinelli, “La ricetta di Danilo” di e con Totò Galati.
Un programma, quello del Teatro della Città- Centro di Produzione teatrale, ricco di titoli e di vari autori che spaziano in vari generi, con dei lavori brillanti, testi che hanno fatto la storia del teatro mondiale, drammaturgia contemporanea, riletture originali e commedie di situazione, monologhi, workshop. Insomma una stagione variegata, pronta ad accontentare i molteplici gusti e le preferenze di ogni spettatore.