Il progresso umano ha impiegato secoli per farsi avanti nel cammino della Storia, dall’età della pietra e dai graffiti sulla roccia, dalla scoperta del fuoco e della ruota alla macchina a vapore, alla carta stampata, alle onde radio, ai raggi x, all’industrializzazione,
Nel nostro secolo una svolta decisiva di accelerazione rispetto il passato nasce con Internet e la diffusione in rete a livello globale. Mentre oggi l’applicazione dell’ Intelligenza Artificiale apre scenari di possibilità e di dimensioni inimmaginabili.
Di tutto ciò ha parlato il prof. Angelo Deiana, presidente dell’Osservatorio Italiano per l’Intelligenza Artificiale- dalleria , illustrando il suo primo volume de “IL GRANDE GIOCO”, in una serata allo Sheraton Hotel organizzata dall’Inner Wheel Club di Catania, presidente Rosamaria Baiamonte Mappa, in intermiting con l’Inner Wheel Club di Paternò Alto Simeto, presidente Grazia Liotta Lo Faro.
Erano presenti alla serata conviviale la governatrice del 211 Distretto Inner Wheel Lella Pavone Pavarino, la past governatrice Rosalba Licata Di Caccamo, la presidente dell’A.M.M.I Antonella Di Maggio, autorità innerine, rotariane, civili, militari e numerosi ospiti.
Dopo i saluti di rito agli intervenuti, il prof. Deiana, autore di numerose pubblicazioni, ha spiegato il senso della metafora del titolo de :”Il grande gioco” nel quale ci troviamo tutti dentro in quanto ci siamo improvvisamente ritrovati attori inconsapevoli, fornitori di miliardi di dati che permettono alle intelligenze artificiali di pilotare le nostre scelte ridimensionando il nostro modo di vivere. Mentre con riferimento alla Parte Prima del volume che indica “La Promessa”, l’Autore ha lasciato pensare al compimento in fieri di una trilogia. E ciò perché la velocità di questa rivoluzione informatica è tale da non permetterci di calcolarne subito la portata e le sue ricadute a largo raggio. Ed è per questa ragione che occorre attendere una visione più ampia e dilatata nel tempo per coglierne le valenze.
E’ chiaro che, come in tutte le cose, esiste il pro e il contro, i vantaggi che queste conoscenze e scoperte avanzate determinano in certi campi sociali, non ultima la chirurgia, sono immensi. Ma è anche vero che, a fronte del virtuale diffuso a tutti i livelli, va tenuta anzitutto in conto la necessità di sapere conservare la propria coscienza, il bene naturale che ogni individuo possiede come essere umano capace di emozioni e di empatia.
Essere sempre coscienti di se stessi diventa, allora, il metro di comportamento umano necessario per difendersi nell’affrontare in senso positivo l’onda d’urto di un progresso così velocemente accelerato cui non eravamo preparati.
E’ seguito un animato dibattito.
Milly Bracciante