Un lungo e colorato serpentone di moto, scooter e vespe ha attraversato domenica 22 settembre le strade e alcuni centri storici del versante pedemontano sud ovest dell’Etna, per promuovere la cultura della solidarietà e del dono, suscitando in quanti incontrati lungo il percorso, curiosità, ma anche attenzione per un tema, ancora oggi purtroppo quanto mai sensibile ed emergenziale, quale quello della donazione di sangue.
“Metti in moto il dono”, è questo lo slogan, infatti, che ha accompagnato il tour motociclistico che si è snodato lungo le strade della nostro territorio pedemontano, con raduno e partenza da Piazza Dante a Tremestieri Etneo, facendo tappa a Ragalna (Piazza Municipio) e arrivare a Maniace (Piazza S.Sebastiano).
La manifestazione, frutto della collaborazione organizzativa della ADVS Fidas Catania, GDVS Fidas Paternò e del Moto Club Catania, ha riscosso un notevole successo in termini di adesioni, con oltre 150 partecipanti, tutti con la casacca ufficiale riportante i simboli promozionali dell’evento, per dire ”Si alla Vita” attraverso il dono del sangue.
I tre momenti di sosta sono stati, così, occasioni di sensibilizzazione e di invito alla donazione di sangue, soprattutto in questo periodo estivo in cui in maniera particolare si avverte la necessità e l’importanza di questo preziosissimo elemento, spesso unica risposta nella cura di specifiche malattie croniche, piuttosto che nella disponibilità nelle sale operatorie per l’effettuazione degli interventi chirurgici. La presenza e gli interventi del Sindaco di Ragalna ,Antonino Caruso, Sindaco e a seguire del sindaco di Maniace, Franco Parasiliti, hanno tutti significato e testimoniato il valore sociale della donazione di sangue, che diventa dovere civile per tutti i cittadini e diritto alla salute per quanti ne hanno necessità. E tra questi – come sottolineato da Elvira Amato dell’ATOG Catania (Associazione Talassemici dell’Ospedale Garibaldi) – i pazienti affetti dalla malattia genetica della talassemia che ogni 15 giorni devono ricorrere alla trasfusione di sangue per poter vivere una “vita normale”.
Altro momento significativo l’intervento di Don Gaetano Sciuto, parroco della Chiesa Madre “S.Maria della Pace” di Tremestieri Etneo, e di Don Andrea Pellegrino, parroco della chiesa “S. Sebastiano” di Maniace, che nel ribadire quanto sia importante la donazione di sangue da parte di tutti, in quanto valore universale, e ancor più per i credenti, perché li avvicina alla esperienza di Gesù, hanno impartito su tutti i partecipanti la benedizione e implorato la protezione della Madonna.
Ad arricchire di contenuti questa terza edizione annuale della manifestazione, anche il richiamo e la sottolineatura di quanto sia importante il rispetto e la valorizzazione del nostro territorio, della natura e delle tradizioni locali, quali elementi che contribuiscono alla crescita umana e sociale delle nostre comunità locali, con la degustazione di prodotti tipici locali organizzata e offerta a tutti i partecipanti alla manifestazione dalla cooperativa sociale Orizzonti in collaborazione con i produttori locali di Maniace.
L’evento catanese, che ha dato seguito alla iniziativa messa in campo dalla Fidas a livello nazionale, con manifestazioni similari che hanno attraversato per tutta l’estate le varie regioni d’Italia, da nord a sud, riscuotendo sempre grande accoglienza e consensi, ha voluto così promuovere e diffondere nella nostra provincia, tradizionalmente caratterizzata da una scarsa propensione alla donazione e con un indice donazionale tra i più bassi d’Italia, la cultura della donazione del sangue, come una delle espressioni più belle della persona, nella gratuità, generosità e volontarietà del gesto, coniugandola con la passione per le due ruote, e attraverso di questa, con l’amore e il rispetto per la bellezza dei nostri territori, della natura, della vita.
Salvatore Caruso