Deludente pareggio per 0-0 al “Massimino” ieri sera tra il Catania di mister Toscano e l’Audace Cerignola di Raffaele. Le due squadre, entrambe provenienti da una sconfitta, si sono annullate a vicenda e poche sono state le occasioni da rete davvero limpide. Poco incisivi i due reparti offensivi, spesso imprecisi sotto porta ed alla fine, dopo 4′ di recupero, l’arbitro ha chiuso la gara sullo 0-0 e tra i fischi del pubblico. l primi 45′ hanno visto il predominio del Catania, quasi sempre in gestione del gioco, mentre i pugliesi hanno cercato sempre le ripartenze. Nel secondo tempo Cerignola più intraprendente e capace di creare qualche grattacapo alla retroguardia etnea. Catania sciupone con Raimo e Quaini nella prima frazione, e che ha poi sofferto il ritorno degli avversari. Quello che appare evidente e che tra i rossazzurri manca il giusto cinismo per gettare il pallone in fondo alla rete e per chiudere le partite.
Catania e Picerno, davanti ai soliti, generosi, tifosi del “Massimino” (17.153 spettatori) si sono affrontate in una gara molto tattica ed equilibrata dove le difese hanno retto mentre i reparti avanzati non hanno brillato per precisione.
In casa rossazzurra mister Toscano, condizionato dalle assenze di Ierardi, Di Tacchio, De Rose e Bethers, ha schierato la squadra con Anastasio arretrato sulla sinistra e Castellini sulla fascia destra sulla stella linea. In mediana Quaini con Sturaro, confermato Raimo, mentre Lunetta ha giocato nel suo ruolo naturale a centrocampo, sulla sinistra. Inizialmente in attacco è stato preferito D’Andrea a Montalto e a Inglese. Al 20′ del primo tempo ennesima tegola per gli etnei con Sturaro costretto ad uscire (sospetto interessamento del legamento collaterale), dopo un contrasto con Paolucci, al suo posto Verna.
Nei primi 45′ etnei decisi a portarsi in vantaggio prima con Stoppa, servito dalla distanza da D’Andrea e poi con Quaini ma i due tentativi non avevano fortuna. Nel finale di tempo poi D’Andrea reclamava un rigore e poi Verna veniva anticipato davanti al portiere da Velasquez e Quaini mandava alto un pallonetto.
Nella secondo tempo subentravano nel Catania Inglese, Guglielmotti e Celli, a lungo fuori rosa. L’idea era di dare più compattezza al centrocampo e più lucidità all’attacco, ma invece il Cerignola iniziava a gestire il gioco e la manovra degli etnei diventava sempre più farraginosa e lenta mentre gli ospiti si rendevano pericolosi con Russo che costringeva Adamonis a respingere in tuffo su una botta dalla lunga distanza. Padroni di casa impacciati, nonostante i cambi e l’ingresso anche di Carpani per Lunetta ed il risultato restava sino alla fine di 0-0 con qualche fischio che arrivava dalle tribune. Catania con una difesa che tiene bene, ma con un attacco che segna poco. Il pareggio con l’Audace Cerignola è il terzo pari in sei partite, poi due vittorie e una sconfitta: 9 i punti ottenuti dall’undici di Mimmo Toscano, ma quello con la squadra di Raffaele è il secondo 0-0 consecutivo in casa dopo quello con il Picerno. E domenica, alle ore 20.45, altra gara al “Massimino”, ospite il Monopoli. Per gli etnei la possibilità di tornare, davanti ai propri tifosi, alla vittoria.