Il Refettorio piccolo delle Biblioteche riunite “Civica e A. Ursino Recupero” (via Biblioteca 13, Monastero dei Benedettini) di Catania ha ospitato ieri sera, giovedì 26 settembre 2024, un affollato incontro culturale promosso dalla Direzione Cultura del Comune in sinergia con il Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giovanni Verga.
Durante il partecipato incontro sono stati presentati all’interessato ed attento uditorio due libri dedicati allo scrittore catanese, massimo esponente del Verismo: “Dalla casa al chiostro: storie monastiche della famiglia Verga”, a cura di Agata Tarso e Antonio Di Silvestro e il “Catalogo del Centenario Verghiano”.
Sono interventi alla serata il direttore della Cultura, Paolo Di Caro, che ha sapientemente moderato l’incontro, la presidente e il segretario del Comitato nazionale per le celebrazioni verghiane, Gabriella Alfieri e Gaetano Strano, il professore Antonio Di Silvestro dell’Università di Catania, Denise Bruno e Andrea Manganaro (Unict) e Carla Verga, pronipote dello scrittore.
Il volume “Dalla casa al chiostro: storie monastiche della famiglia Verga”, a cura di Agata Tarso e Antonio Di Silvestro è stato concepito come prosecuzione del Catalogo della mostra Verga: “Quotidianità di un romanziere” (Catania Castello Ursino, Novembre – Dicembre 2022) ed è nato dall’intento di continuare il “racconto” familiare coevo agli anni catanesi dello scrittore, allargandolo a un versante finora inedito: quello delle vicende private (ma anche pubbliche) delle zie paterne Margherita e Rosalia, entrate in convento rispettivamente a Palermo e a Vizzini, e in costante contatto epistolare con lo scrittore. La lettura della fitta corrispondenza di Suor Maria Carmela e Suor Maria Filomena, dalla quale trapela sofferenza e affidamento a Dio, viene introiettata dal giovane Verga e fa si che, approdato a Firenze, viene ispirato a scrivere la storia dolorosa di una monacazione forzata.
Dai relatori presenti è stata sottolineata l’importanza dell’apertura dell’Università ai giovani, grazie al conferimento, per mezzo della Fondazione Verga che ne ha raccolto subito l’invito, di ben due borse di studio ad Anita Placenti e Marco Rosso. E’ stata poi ricordata anche l’importanza degli eventi che hanno coinvolto lo scrittore siciliano e che hanno avuto respiro nazionale e internazionale, inquadrando così il movimento verista nei canoni del realismo europeo ed extraeuropeo. La figura di Verga, è stato poi aggiunto, rimane al centro di un profondo dialogo tra la scuola, l’università e le molteplici istituzioni culturali.
Emozionante l’intervento della pronipote dello scrittore, Carla Verga, con un breve scritto che ha raccontato la sua infanzia e l’analogia con la Capinera ed è stato forse il momento in cui la presenza di Verga si è sentita in maniera concreta e profonda.
Il Fondo Eredi Verga è conservato all’Archivio Storico del Comune di Catania ed è una realtà aperta a giovani studiosi, tirocinanti, attività di PCTO oltre ad essere un immenso patrimonio culturale dal valore inestimabile, che può ancora rivelare tanto.
La serata è stata impreziosita dalla lettura di alcuni brani inediti dalla calda voce di Nunziata Blancato, dalla commossa interpretazione di uno stralcio della “Storia della Capinera” della giovane Giuliana Raciti, dalle note del chitarrista Davide Sciacca, da un commento in chiave storico letterario della dott.ssa Denise Bruno dell’Università di Catania. L’incontro si è concluso con l’esposizione dei quadri ispirati alle opere del Verga del pittore Salvo Coglitore dell’associazione culturale ART’E’.
L’organizzazione dell’evento è stata curata dal Comune di Catania, della P.O. del Sistema Bibliotecario-Film Commission dott.ssa Sabina Murabito e dei collaboratori dell’Archivio Storico di Catania, tra cui la dott.ssa Agata Tarso e Antonella Curiale.