Una folle fuga in viale Africa per sottrarsi ai controlli della Polizia di Stato. Sei giovani, a bordo di tre motocicli di grossa cilindrata, tutti senza casco, non si sono fermati all’alt degli agenti della Squadra Volanti della Questura di Catania, durante un posto di controllo in piazza Europa, eseguito, la scorsa notte, nell’ambito delle attività finalizzate al contrasto di fenomeni di illegalità diffusa in città.
I giovani hanno pensato di farla franca, fuggendo lungo viale Africa, in direzione Stazione, ma i poliziotti li hanno inseguiti, tallonandoli fino a piazza Galatea dove una delle moto, con in sella due ragazzi di 18 e 20 anni, ha impattato contro l’auto della Polizia, danneggiandola e provocando lesioni ai due poliziotti per i quali sono state necessarie le cure mediche in ospedale. Entrambi i ragazzi, finiti a terra dopo l’urto con l’auto, sono stati accompagnati al Pronto Soccorso per tutti gli accertamenti sanitari.
L’incidente è stato causato dalla manovra azzardata del conducente della moto che, alla rotonda di piazza Galatea, ha cercato di riprendere viale Africa in senso opposto. I due sono stati trovati in possesso di circa quattro grammi di marijuana, suddivisa in tre involucri, e di una somma in denaro di 1650 euro, in banconote di vario taglio.
Subito dopo l’incidente, una folla di familiari e amici si è radunata attorno ai due ragazzi nel tentativo di ostacolare i controlli della Polizia, rivolgendo anche invettive contro i poliziotti. Uno dei presenti, un pregiudicato di 36 anni, ha tentato di aggredire i poliziotti di un’altra volante, giunta in piazza Galatea in ausilio ai colleghi feriti. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.
I due giovani sono stati arrestati per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e il 18enne è stato denunciato per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Come disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale, gli arrestati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari in attesa del giudizio direttissimo.