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Perdersi tra 290 mila volumi, incunaboli, codici miniati ed erbari secchi che nei secoli i monaci hanno raccolto e conservato con amore: quando nel 1866 le biblioteche dei conventi e gli archivi delle chiese passarono allo Stato, si rischiò di perdere un patrimonio immenso. Che invece si scopre nelle biblioteche Ursino Recupero, uno dei siti inediti che quest’anno apre le porte per Le Vie dei Tesori. Se invece si vuole scoprire come si viveva un tempo, e quali erano gli attrezzi da lavoro, si deve raggiungere il Museo etnoantropologico Panascia, nato dalla passione di un privato, Arturo Panascia che ha raccolto migliaia di oggetti che un tempo avevano una funzione e oggi sono dimenticati.

Uno spirito simile ha animato anche due professori universitari Renato D’Amico e Anna Calderone, e il loro figlio Giovanni Andrea: dalla ricerca del “bello” è nata la loro Fondazione Kalos, collezione di antiquariato e di “piccole cose di buon gusto”, da 46 strumenti musicali (aerofoni, cordofoni, elettrofoni, idiofoni) alle cartoline illustrate a soggetto solo femminile, ai 135 orologi meccanici e antiche sveglie e così via di questo passo. Altro giro, altra collezione privata: stavolta si tratta di finimenti e di carrozze: siamo al MUSCA, una piccola raccolta nel cuore della città, nata nell’Istituto per l’Incremento ippico che ha raccolto l’eredità del Regio Deposito Stalloni creato nel 1884 dall’allora Ministero della guerra per preservare la razza dei purosangue.

Siamo al secondo weekend delle Vie dei Tesori a Catania: lo scorso sabato oltre 700 visitatori sono entrati nell’anfiteatro “nero”, e la metà ha preferito una visione inedita in notturna. Un’invasione pacifica che continuerà anche questo fine settimana e fino al 3 novembre, al fianco della “collega” Palermo. Ma tutto il programma del festival è una continua scoperta: venti siti, molte esperienze, anche nella vicina Acireale. Le Vie dei Tesori è in corso nei prossimi due weekend anche a MarsalaRagusa e ScicliNotoCarini Sciacca. Il festival è stato confermato nel calendario biennale degli eventi di grande richiamo turistico della Regione Siciliana. Con Unicredit come main sponsor e l’USR (Ufficio Scolastico Regionale) che collabora alla formazione degli studenti. Con Terre dei Tesori si può andare per cantine, vigneti, frantoi, caseifici, vivai, in collaborazione con l’Assessorato regionale all’Agricoltura.

LE VIE DEI TESORI A CATANIA. Sarà uno spettacolo anche la salita in notturna alla chiesa di San Nicolò l’Arena, con il camminamento che chiude la scala a chiocciola di 141 gradini.  Sarà un’occasione entrare nel chiostro di Santa Maria di Gesù che è uno scrigno di preziose opere d’arte (la Madonna con bambino di Antonello Gagini e il trittico di Antonello da Saliba); visitare le Terme dell’Indirizzo e le Terme della RotondaPalazzo degli Elefantil’Istituto Ardizzone Gioeni con il suo chiostro neogotico; la Società Storica Catanese; l’ex Borsa Valori degli anni ’30, oggi Camera di Commercio; il fossato di castello Ursino, il fascino bizantino della Cappella Bonajuto e il nuovo allestimento multimediale del Museo Vincenzo Bellini. Andar per antiche residenze: partendo dall’amatissimo Palazzo Scuderi Libertini, poi palazzo Asmundo di Gisira divenuto albergo di charme, Palazzo della Cultura restaurato. Poi c’è l’ex industria delle calzature EGA, 850 metri quadrati, su tre livelli in stile Decò, che nasconde una bellissima sorpresa, 105 gradini e un passaggio segreto verso il teatro Dusmet e la chiesa bombardata e recuperata, del complesso San Filippo Neri. Sali e trovi Terrazza Agata, da dove si abbraccia una porzione di città.

Un percorso a parte è quello che intercetta studi e atelier. Riapre le porte proprio questo sabato, il sogno d’arte di Carmelo e Ileana Mendola, artisti e scultori, padre e figlia che hanno creato una casa-museo che è un Bignami dell’arte e della cultura del secolo scorso. Varrà la pena  raggiungere Aci Castello per visitare la casa-museo di Jean Calogero, le cui opere surrealiste varcarono l’oceano, apprezzate da Liz Taylor, Gregory Peck o Gary Cooper. Saranno la figlia e il genero a condurre le visite alla casa-atelier cristallizzata al momento in cui il pittore è scomparso, vent’anni fa. In città si visita (solo sabato) l’Atelier Lo Studio dove cinque artisti condividono spazio e idee: Simona Puleo, Claudia Corona, Elisa Cucinotta, Marinella Riccobene e Gabriele Raimondo. Fuori porta, si potrà scoprire un parco naturale immenso popolato da sculture e installazioni di arte contemporanea a San Giovanni La Punta: è la Fondazione La Verde La Malfa.

Tra le ESPERIENZE, si andrà a far visita al mastro Alfredo Guglielmino che alla bottega Cartura ha creato un Cartour di impalpabili delicatezze di carta; poi a scoprire Ognina dal mare, o tra i “pingisanti”, i decoratori degli scafi delle barche ai Cantieri Rodolico a Aci Trezza, mentre i bambini potranno partecipare a un laboratorio della ceramista e arte terapeuta Elisa Cucinotta. Sull’Etna si sale per raggiungere Gjmàla, l’allevamento di dromedari (e tante altre bestie rare), all’azienda agricola Due Palmenti di Pedara vi inviteranno a un déjeuner sur l’herbe tra gli aromi. Ultima occasione sabato per scoprire la Catania Liberty e Decò: dalle facciate dei cinema Diana e Odeon fino al giardino Bellini.

 

Nella vicina ACIREALE  si ritornerà alla biblioteca Zelantea con il suo patrimonio di 250 mila volumi, incunaboli, manoscritti, edizioni rare; al Museo del Carnevale a cui è dedicata la festa più artigianale che esista, dove ogni singolo pezzo, maschera, calco, prevede la lunga opera dei maestri. Al Museo dedicato all’Opra, vi spiegheranno che proprio i pupi di Acireale sono diversi sia dai catanesi (più alti) che dalle palermitani (più bassi). Si visiterà Palazzo Martino Fiorini, tra affreschi e antichi cimeli di famiglia, con la terrazza che domina tetti e campanili. Per appassionati ma non solo, il complesso termale e le fornaci del sito archeologico di Santa Venera al Pozzo dove domenica i bambini potranno imparare a modellare l’argilla come facevano gli antichi romani.

Curiosità, foto, le schede per approfondire ogni luogo o esperienza e i coupon da acquistare: tutto sul sito www.leviedeitesori.com

 

 

PER PARTECIPARE a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul www.leviedeitesori.it o negli infopoint durante il Festival in ogni città. Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro per un singolo ingresso. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile; per le passeggiate, un coupon da 8 euro. Consigliata la prenotazione su www.leviedeitesori.com. A chi prenoterà verrà inviata per mail un codice QR da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampato. In alternativa, ci si può presentare direttamente all’ingresso dei luoghi mostrando  la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili. I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Per chi è sprovvisto del coupon “multiplo” saranno disponibili nei luoghi solo ticket da 3 euro. Le scuole o i gruppi possono scrivere a info@leviedeitesori.it

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