Il Teatro Stabile di Catania, alla Sala Futura, nell’ambito della stagione di prosa 2024/2025, ha proposto dal 17 al 20 ottobre scorso la pièce di Valeria La Bua “Clinica, ovvero i primi nove venerdì del mese”, che ha vinto il bando drammaturgia 2023, protagonisti Maddalena Serratore e Valerio Santi e messa in scena di Marta Cirello.
Lo spettacolo, in circa 45 minuti, su una scena minimalista dove domina dall’alto un cuore di Gesù, con una sorta di sipario rosso sullo sfondo, delle poltrone ed oggetti e costumi vari, vede i due interpreti raccontare al pubblico la storia controversa di Sara Nerini una giovane con la grande passione per la danza, ma un incidente le impedisce di poter coronare il suo sogno che lei vede come ragione di vita e che va al di là di ogni altra aspettativa. Sara andrà incontro ad una “via crucis” di interventi chirurgici tra l’indifferenza di un accomodante e freddo fidanzato e genitori perbenisti, di infermieri e medici tutt’altro che empatici che la invitano ad andare avanti, a lasciare andare il suo sogno di ballerina in attesa della sua audizione.
Il testo di Valeria La Bua, ricco di aspetti esistenziali, con riferimenti autobiografici, si sofferma con toni anche polemici e sofferti sui vari aspetti del percorso doloroso della protagonista nei suoi “primi nove venerdì del mese”, nella sua “clinica” dove dovrebbe guarire il suo corpo mentre la sua anima è alle prese con i ricordi di una infanzia trascorsa in un istituto di suore e con una rabbia, una realtà che non vuole e non può accettare, puntando il dito contro il perbenismo di una famiglia troppo egoista e di una società troppo inquadrata, rassegnata e poco sintonizzata sui sacrifici, sull’amore, sul sogno, sulla passione di una ragazza per il mondo della danza.
La messa in scena di Marta Cirello convince per le suggestioni e le emozioni che suscita, con gli attori che cambiano abito in scena, con le trovate musicali e foniche, con l’inquietante maschera bicefala dei genitori di Sara e soprattutto grazie all’azzeccato disegno luci di Gaetano La Mela che illumina, in modo angoscioso e surreale, i vari momenti dei personaggi e soprattutto la rabbia, la passione oltre ogni limite e la disperazione di Sara.
Pregevole l’interpretazione dei due protagonisti: ammirevole il pathos e la carica emotiva di Maddalena Serratore che costruisce una Sara di notevole impatto, con una deliziosa dizione e con un rigore ed un controllo della gestualità davvero apprezzabile; perfetto nei vari ruoli Valerio Santi, dalla suora socievole al concreto fidanzato, dal medico all’infermiere, personaggi che tratteggia con cura, con la giusta carica di ironia e con il carisma insito nelle sue corde di interprete.
Alla fine applausi meritati da parte del pubblico per un testo graffiante, simbolico, a tratti grottesco e per un lavoro riuscito, grazie all’originale messa in scena, all’ottimo gioco di squadra e ad una dosata interpretazione.
Riprese e montaggio video Antonio Parrinello
Scheda spettacolo
“Clinica, ovvero i primi nove venerdì del mese”
di Valeria La Bua
Spettacolo vincitore bando drammaturgia 2023
Con Maddalena Serratore e Valerio Santi
Mise en espace di Marta Cirello
Disegno luci di Gaetano La Mela
Produzione Teatro Stabile di Catania.
Sala Futura Catania – 17/20 ottobre 2024
Foto: Antonio Parrinello