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Guardare al futuro attraverso l’innovazione tecnologica in Sanità è possibile. Intelligenza artificiale, robotica, strumenti chirurgici avanzati, nonché software per la gestione della salute sono i mezzi al centro dell’evoluzione scientifica. Si è conclusa a “Le Ciminiere” la seconda giornata della 4^ edizione di Expomedicina, il Salone dell’Innovazione Tecnologica in Sanità, tra approfondimenti, dibattiti e incontri che hanno dato la possibilità a medici, dirigenti, amministratori del settore e istituzioni di confrontarsi sullo stato di salute della sanità in Sicilia e in Italia.

Durante l’evento, esperti del settore hanno condiviso conoscenze e sfide attuali e future, non trascurando le criticità attuali della sanità nazionale, come quella che blocca la prescrizione di farmaci e innalza barriere nei confronti dei più deboli.

“Noi cardiologi siciliani siamo in uno stato di allerta a causa dei dati sulla mortalità per infarto miocardico acuto – ha detto il Prof. Michele Gulizia, Direttore U.O.C. Cardiologia Arnas Garibaldi Catania. La Sicilia, purtroppo, è la prima regione per mortalità cardiovascolare ed è bloccata nella prescrizione di farmaci che riducono il colesterolo, motivo scatenante. Vogliamo riuscire a dare una chance terapeutica su tutto il territorio regionale”.

“Abbiamo tanto lavoro da fare e tante risposte da dare a chi ha bisogno – queste le parole di Giuseppe Reina, Direttore generale dell’Asp di Catania. Confrontarsi con le tante realtà locali permette di individuare le criticità e porre le correzioni. Nel quotidiano dobbiamo porre uno stravolgimento epocale, la casa, ad esempio, deve essere il primo punto di cura per ridurre le barriere”.

A parlarci delle nuove frontiere della chirurgia bariatrica e della direzione intrapresa Luigi Piazza, Direttore Dipartimento U.O.C. Chirurgia Generale Arnas Garibaldi Nesima: “Siamo soddisfatti del lavoro fatto dalla Regione Siciliana perché insieme ad un gruppo di lavoro siamo riusciti a creare la prima rete per l’obesità siciliana. La Sicilia, infatti, è seconda solo al Veneto. Siamo orgogliosi di quanto fatto fin qua ma non ci fermeremo”.

La crescita della sanità regionale, in particolare, passa dallo sviluppo di una rete di collaborazioni tra gli enti stessi che al centro del proprio lavoro è necessario mettano il paziente in quanto persona, sfruttando l’innovazione tecnologica.

In tal senso l’Asp di Agrigento è uno dei primi esempi: “Abbiamo realizzato una piattaforma sul territorio che potesse collegare gli ospedali e i medici di medicina generale – ha detto il Dott. Salvatore Montalto, Primario di Cardiologia dell’ospedale di Licata.

Il Servizio Sanitario, i suoi decisori ed operatori, devono aprirsi – ha detto Pieremilio Vasta, Coordinatore regionale della Rete Civica della Salute Siciliana – a considerare i pazienti più che utenti soprattutto persone che insieme al bisogno possono portare partecipazione e sussidio. Solo con il coinvolgimento si recupera la distanza e la sfiducia – continua Vasta, che poi conclude – la salute si tutela nei luoghi dove la vita si svolge”. 

Expomedicina prosegue domani, a partire dalla 9.30, ancora al Centro fieristico “Le Ciminiere” di Catania. Confrontarsi sui temi attuali della sanità con lo sguardo rivolto al futuro rimane il modo migliore per migliorarla.

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