Protagonista di questa vicenda è un giovane adranita di anni 19 che è stato denunciato dalla Polizia di Stato per resistenza a pubblico ufficiale in quanto, durante un controllo, ha deciso di fuggire, tentando di travolgere con un motociclo i poliziotti. Nei giorni scorsi, durante i pomeridiani servizi di controllo del territorio, i poliziotti delle volanti del Commissariato di pubblica sicurezza di Adrano, transitando per le vie del centro storico, hanno notato nella centralissima via Garibaldi, a pochi metri dalla piazza dell’Immacolata, un motociclo in sosta che ha destato in loro sospetto poiché presentava la targa grossolanamente contraffatta.
L’attenzione degli agenti si è immediatamente concentrata sulla targa, sulla quale sono stati effettuati alcuni accertamenti che attraverso le banche dati da loro consultabili hanno consentito di risalire all’identità dell’intestatario.
A quel punto gli agenti hanno iniziato una attività di osservazione a distanza, in attesa che l’utilizzatore del mezzo tornasse sul posto a riprenderlo. Pochi minuti dopo sono giunti sul posto due giovani, uno dei quali ben noto agli agenti per i suoi precedenti di polizia. A quest’ultimo, risultato poi figlio del proprietario del motociclo, nonché conducente del mezzo, sono state richieste delucidazioni in merito alla targa. Tuttavia, mentre i poliziotti gli stavano rivolgendo alcune domande, improvvisamente il giovane è salito a bordo della moto partendo a tutta velocità in direzione degli agenti, costretti a scansarsi per non essere travolti.
Il giovane, successivamente, ha proseguito la sua marcia a folle velocità, tra i vicoli del centro, in una pericolosa fuga. I poliziotti, a quel punto, si sono recati presso l’indirizzo della sua abitazione, ove lo hanno trovato e denunciato in stato di libertà per resistenza a pubblico ufficiale. Altresì, gli sono state contestate tutte le violazioni del Codice della Strada ravvisate, tra le quali la guida senza aver conseguito alcuna patente, l’assenza di copertura assicurativa con recidiva nel biennio con raddoppio della sanzione, la conduzione di veicolo con targa manomessa e il non aver ottemperato all’alt imposta dalla Polizia.
Le sanzioni risultate ammontano a un totale di euro 7.354,00, cifra peraltro provvisoria, dovendo la Prefettura stabilire l’importo di ulteriori due sanzioni per le quali non è previsto il cosiddetto pagamento in misura ridotta. Il motociclo, sottoposto sia a fermo amministrativo che a sequestro amministrativo, ovverosia vincolato per un periodo di mesi tre, potrà, solo successivamente, essere dissequestrato previo pagamento di sanzione e stipula di polizza assicurativa RCA semestrale.