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Dopo l’acclamato “I Promessi Sposi- Amore e Provvidenza” di qualche anno fa, la “Poetica Produzioni”, orchestrata dall’attore e regista Alessandro Incognito, è tornata al Teatro Ambasciatori di Catania con un successo già annunciato, ovvero con il musical “Dracula”, tratto dal romanzo “Dracula” (1897) dello scrittore irlandese Bram Stoker. Lo spettacolo, con l’adattamento e la regia di Alessandro Incognito, ha debuttato addirittura nella notte di Halloween, in una di quelle serate in cui si mira a festeggiare l’oscuro, l’irrazionale e quanto di controverso e misterioso si muove nell’animo umano.

Il conte Dracula

L’attore e regista Alessandro Incognito, con il suo adattamento, programmato dal 31 ottobre al 3 novembre, si muove tra riferimenti al colossal del 1992 diretto e prodotto da Francis Ford Coppola ed in una atmosfera chiaramente gotica, puntando sui cosiddetti “effetti speciali”, con ben 16 performers e con musiche dal notevole impatto emotivo, con un gioco di luci evocative dove il rosso è il colore dominante, una scenografia accattivante, con vari cambi e soprattutto azzerando il confine tra platea e palcoscenico. Il pubblico è quindi coinvolto, in modo diretto ed ai lati della sala si ritrova delle cassapanche-bare che si aprono dando il via libera a due squadre di vampire e vampiri che strisciano e si arrampicano tra gli spettatori, sulle poltrone, mostrando i loro aguzzi canini e minacciando così di azzannare i presenti, incuriositi e spaventati da una atmosfera sicuramente surreale.

Una scena del musical

Intrecciando luci  in prevalenza sul rosso sangue, fumo, parole e musica (non sempre in equilibrio, tanto da non far comprendere il senso dei testi delle canzoni), lo spettacolo, in un atto unico, scorre veloce in circa 100 minuti, ponendo al centro della vicenda il lugubre e fascinoso principe di Valacchia, il conte Vlad III, personaggio che fa paura, ma che seduce sin dalla sua prima pubblicazione e che ha ispirato il mondo del cinema, dell’arte e del teatro che lo hanno raccontato in svariati modi.

Una performance che cattura subito, grazie, come detto, ad un allestimento corale, estremamente interattivo con un fluire di performers tra il pubblico che si ritrova catapultato dalle oscure stanze del castello del conte Dracula alle strade di una Londra di fine Ottocento. Gli spettatori sono trascinati nella nota vicenda uscita fuori dalle pagine del romanzo di Bram Stoker, con il conte Vlad che lascia la sua misteriosa dimora in Transilvania per raggiungere la dolce e pura Mina a Londra dove amore e morte, bene e male si intrecciano con un finale inaspettato e davvero appassionante.

Per tutta la durata dello spettacolo si respira un’atmosfera inquietante, tra le terrificanti performances di vampiri (Alberto Abbadessa, Renato Sanfilippo, Lorenzo Cristofaro, Fausto Monteforte) e vampire (Noemi Carpinato, Alba Donsì, Cindy Cardillo, Lara Russo, Claudia Calanna, Giulia Caccetta), con i costumi di Rosy Bellomia, le scenografie di Artefatto allestimenti, le coreografie di Erika Spagnolo, il trucco e parrucco di Alfredo Danese e le musiche originali di Franco Lazzaro che ben accompagnano i movimenti ed i gesti dei protagonisti.

Applausi finali – Foto Dino Stornello

Il regista Alessandro Incognito nel suo misurato adattamento teatrale, con una precisa scelta, ha preferito mostrare dei personaggi i loro vizi e le loro debolezze, virando più sull’aspetto umano e romantico del conte Dracula reso in scena da Carmelo Gerbaro, mentre la dolce e tenace Mina è Laura Sfilio, l’avvocato Jonathan Harker è Silvio Sciarratta, il dottor Jack Seward è Alessandro Chiaramonte ed infine Daniel J. Sapio veste i panni del professor Abraham Van Helsing

Spettacolo intrigante e molto atteso che induce a riflettere sulle sfumature, sul sottile confine tra bene e male ed alla fine per il musical i calorosi applausi degli spettatori che premiano l’impegno ed il coraggio della produzione che bissa così il successo de “I Promessi Sposi”.

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