SpettacoloTeatro

Zo di Catania mercoledì 13 novembre, alle ore 20.30, ospiterà “Parada Argentina -Storia di un Tano”, di e con Angelo D’Agosta, regia di Pamela Toscano, scenografa realizzatrice Alessandra Privitera. Le “cabezas” sono di Fantasìas Mecànicas, consulenza tecnica alla manipolazione Morgana Marchesi, Produzione Zō . Centro Culture Contemporanee. Si tratta di uno spettacolo in cocoliche (italiano, spagnolo e siciliano) per attori di carne e ossa e per attori di gommapiuma e cartapesta.

Tano non è un nome di persona. Tano è il nome di un popolo di viaggiatori. Erano Tano tutti gli italiani che, migrando raggiunsero le coste del Rio della Plata. Questo spettacolo è la storia di “un” Tano, che però è la storia di tanti. Il corso della vita, porta un Nonno a raccontare alla sua nipotina di quello che è accaduto nella sua vita il giorno dopo che “il barco” raggiunse il porto argentino e gli fece mettere piede in una nuova terra.

Il testo è il risultato finale del viaggio di Angelo D’Agosta in Argentina. Un viaggio di 40.000 chilometri, dall’Italia all’Argentina e dentro sette città (Buenos Aires, Rosario, Parana, SantaFe, Franck, Mar del Plata e San Isidro), sulle tracce delle storie delle famiglie dei migranti. Un viaggio emozionante tra i ricordi del passato e i progetti del futuro. Con una storia “familiare”, si affronta la questione della migrazione ponendo l’attenzione, più che sull’aspetto politico della stessa, su quello sociologico: le difficoltà di adattamento di un migrante in una nazione dove anche la lingua parlata è differente, il desiderio di fare parte della comunità e la nostalgia o, spesso, il dolore del ricordo di ciò che ha lasciato dietro. Parada Argentina nei fatti racconta, in maniera semplice e poetica, la storia di tutte le migrazioni di tutti i tempi.

“In un impianto scenico semplice, – si legge nella nota di regia – si privilegiano la drammaturgia e la parola, frutto di una ricerca dal vivo con le Comunità siciliane all’estero e di una raccolta di materiali di cronaca e d’archivio. La narrazione, resa agile e accessibile anche grazie all’utilizzo dei pupazzi, e con la sola aggiunta di suoni realistici trattati elettronicamente al fine di sottolineare le atmosfere emotive, è affidata alla perizia interpretativa di un attore, solo, che rende metaforicamente universale e personale tutta la vicenda”.

E’ un Progetto patrocinato dal Fondo PSMSAD, con il sostegno di Università di Rosario, Università del Litoral, Università di Entre Rios, Scuola Dante Alighieri di SantaFe, Escuela di Titiriteros Ariel Bufano di Buenos Aires, Società Dante Alighieri di Paranà e San Isidro, FESISUR, Famiglia Siciliana di Paranà, Unione Regionale Siciliana Argentina, Casa d’Italia Mar Del Plata, Federaciòn di Sociedades Italianas di Mar del Plata y zona, COMITES, Escuela di Arte e Oficios e Associazione Italo-Argentina di Franck, l’Associazione Alcara Li Fusi di Rosario.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenti sul post