Essenzializzando e rendendo più scorrevole il noto e rappresentatissimo testo del drammaturgo ed attore francese Jean Baptiste Poqueline, in arte Molière, “Il malato immaginario” – che ricordiamo nasce come commedia-balletto in tre atti scritta nel 1673 – Salvo Ficarra ha adattato e diretto l’opera di Molière regalando al pubblico del Teatro Brancati di Catania, nell’ambito della stagione di prosa 2024/2024, un piacevole ed ironico atto unico.
Lo spettacolo, in scena a Catania dal 19 al 24 novembre, prodotto dal Teatro della Città-Centro di produzione teatrale, si avvale dell’impianto scenografico lineare ed arioso di Francesca Cannavò che cura anche i caricaturali costumi, del disegno luci di Alfio Scuderi, dei gradevoli movimenti coreografici di Giorgia Torrisi Lo Giudice, dei briosi video di Nico Bonomolo e delle azzeccate musiche del cantautore Lello Analfino.
Ficarra nell’odierna edizione de “Il malato immaginario”, con un moderno adattamento e ad una regia scorrevole, si cimenta con entusiasmo in una sfida interessante, virando sulla farsa e puntando a dimostrare, nonostante l’età del testo, che l’opera di Molière è sempre attuale e che oggi più di ieri riesce a far ridere parlando di medicina, di cure, di medici e falsi malati o falsi professionisti, generando così tra il pubblico risate e riflessioni sul rapporto con il medico e con le sue prescrizioni. L’atto unico porta sicuramente una ventata di allegria, di freschezza ad un’opera forse troppe volte replicata negli anni, sia dai professionisti che dalle compagnie amatoriali, regalando al pubblico una piacevole serata tra risate, riflessioni e musica.
Protagonista della nota vicenda è l’ipocondriaco Argan (un polivalente Angelo Tosto) che vive in una poltrona, con il suo carrello ben fornito di farmaci, isolato a causa delle sue malattie immaginarie. Argan è padre di una bella figlia, Angelica e marito di Belina, una donna opportunista e fedifraga ed è vittima di uno sciame di dottorini salassatori e ciarlatani e di un notaio che ha una tresca con la consorte. Argan, promette la figlia in moglie ad un dottorino di fresca laurea, Tommaso Cagherai, tutto per garantirsi un sereno e gratuito futuro di consulti e ricette. Intanto la figlia, spalleggiata dalla fedele e astuta serva Antonietta e dal fratello di Argan, Beraldo, è segretamente innamorata di Cleante mentre la moglie ha ordito un piano truffaldino per privarlo dei suoi beni. Alla fine trionferà l’amore tra Angelica e Cleante, Argan smaschererà l’avida moglie Belina ed un gruppo di finti medici, da attori, lo proclamerà novello medico e la pièce si concluderà con tutto il cast impegnato sul palco tra danza e canto.
L’affiatata compagnia, guidata da Angelo Tosto, nei panni di uno spassoso Argan e dalla serva fedele e astuta Antonietta di una convincente Giovanna Criscuolo, è composta poi da Anita indigeno (Angelica, figlia di Argan), Lucia Portale (Belina, la seconda ed avida moglie di Argan), Daniele Bruno (Cleante, lo spasimante di Angelica), Cosimo Coltraro (il prof. Fecis), Luca Fiorino (il notaio), Filippo Brazzaventre (il fratello di Argan, Beraldo), Emanuele Puglia (il professor Cagherai) e Giovanni Rizzuti (il giovane Tommaso Cagherai).
Applausi convinti alla fine per lo spettacolo e per l’intero cast, oltre che per una messinscena di ottima fattura che, ripeto, regala una serata spensierata al pubblico, pur mettendo il dito sulla piaga e sul tema, in modo ironico e farsesco, della medicina, delle cure e dei tanti ipocondriaci e luminari in camice bianco, ognuno col il proprio rimedio, il proprio metodo per guarire da ogni malanno.
Il Malato immaginario
di Molière
Adattamento testo e regia Salvo Ficarra
con Angelo Tosto e con (in o.a.) Filippo Brazzaventre, Daniele Bruno, Cosimo Coltraro, Giovanna Criscuolo, Luca Fiorino, Anita Indigeno, Emanuele Puglia, Lucia Portale, Giovanni Rizzuti
scene e costumi Francesca Cannavò
Musiche Lello Analfino
Disegno luci Alfio Scuderi
Movimenti coreografici Giorgia Torrisi Lo Giudice
Realizzazione video Nico Bonomolo
Produzione Teatro della Città – CPT
Stagione Teatro Vitaliano Brancati – Catania -19-24 novembre 2024