Catania News

Domenica 2 febbraio a Palazzo Biscari, ore 18 e ore 19.30 verrà proposto “Ma cu su chissi? Le ‘Ntuppatedde” – Racconto performativo di Elena Rosa, con Francesca Bertino, Linda Cavallaro, Sibilla Corsaro, Bianca Desini, Alessandra Fatuzzo, Sara Firrarello, Desireé Giannetto, Marzia La Marca, Caterina Lo Presti, Assia Torrisi, Tiziana Tozzi. Lunedì 3 febbraio, in mattinata, è prevista una incursione performativa durante la festa di Sant’Agata delle ‘Ntuppatedde.

Tra il ‘500 e l’800, durante la festa di S. Agata a Catania, era consuetudine delle donne aggregarsi e avvalersi del cosiddetto diritto di ‘Ntuppatedda. Un diritto che, tramite il nascondimento totale del volto (la tuppa), dava accesso ad una libertà espressa attraverso il gioco, la seduzione e lo scherno. Il travestimento, di cui si hanno notizie sin dal Rinascimento da Alvaro Paternò nel suo “Cerimoniale della città”, la libertà di cui esse godevano per l’occasione, la richiesta della fera con la quale creavano un rito di inversione investendosi di un temporaneo potere di comando, legarono indissolubilmente le ‘Ntuppatedde alla festa in onore di Sant’Agata nella città di Catania. In varie fasi storiche furono proibite e l’ultima ‘Ntuppatedda, che apparve nel 1868, fu fischiata e cacciata via.

Nel 2013 Elena Rosa, regista e performer, compie un’incursione performativa urbana durante la festa di S.Agata, coinvolgendo gruppi di donne e rivisitando, ribaltando, e omaggiando la misteriosa figura di ‘Ntuppatedda. Il rituale si ristabilisce in una forma del tutto nuova, cogliendone lo spirito e incitando al risorgere del femminile nel suo rapporto con la comunità. Il passo delle ‘Ntuppatedde diviene quello del sussulto, dell’erranza, dell’apparire e dello sparire. Il loro velo è il guscio che protegge, un sigillo che svela la natura ninfale. Negli anni, le ‘Ntuppatedde sono diventate parte di un rituale che non ha radici esclusive nella devozione religiosa alla Santa ma al suo “femminile”. La loro apparizione, nelle mattine del 3 febbraio, fra la gente che segue il raduno delle candelore, innesca reazioni e relazioni che generano la natura stessa della performance, fatta di sguardi, danze, sorrisi, sventolare di garofani rossi, sbandare di candelore e strepitare d’ottoni di banda.

Locandina

“Dopo molti anni dalla nostra apparizione del 2013, – spiega Elena Rosa – abbiamo deciso di raccontare le nostre incursioni dentro la festa di Sant’Agata, tramite i materiali che abbiamo raccolto, registrato e ascoltato come tracce di una archeologia dell’immaginario. Percorrendo le strade ci siamo sentite sempre chiedere “chi siete?” “perché siete qui?”. Commenti, aggettivi, domande, risposte, battute felici e infelici, insulti, esclamazioni: oggi tutto questo diventa un racconto performativo di una Catania che porge diversi sguardi al femminile e alla figura della ‘Ntuppatedda. Con la nostra consueta coralità e con i nostri abiti bianchi, muteremo forma e interagiremo con queste polifonie di voci e suoni, immagini e video della festa agatina”.

“Ma cu su chissi? Le ‘Ntuppatedde”

– Racconto performativo

Ideazione, regia: di Elena Rosa

Con Francesca Bertino, Linda Cavallaro, Sibilla Corsaro, Bianca Desini, Alessandra Fatuzzo, Sara Firrarello, Desireé Giannetto, Marzia La Marca, Caterina Lo Presti, Assia Torrisi, Tiziana Tozzi.

Organizzazione: Linda Cavallaro

Tecnica: Gregorio Calderone

Con le foto di Daniele Vita

Riprese video: Nadia Arancio e Tahnee Drago

Montaggio audio/video: Elena Rosa

Si ringrazia per la collaborazione: l’associazione Spazio Oscena, Sara Firrarello, Francesca Bertino, Velia Trovato, Roberta Sestito, il Palazzo Biscari.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA -Whatsapp 375 5641630 – ntuppatedde@gmail.com – Ingresso 10€

https://www.youtube.com/watch?v=Nd509o6l0ik

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