Sarà il celebre coreografo Josef Nadj il protagonista del gran finale della stagione di Scenario Pubblico, impaginata dal direttore artistico Roberto Zappalà. L’appuntamento è per sabato 1 marzo (alle ore 21:00) e domenica 2 marzo (alle ore 19.00), a suggello della Stagione “Hi”, impaginata dal direttore artistico Roberto Zappalà per mettere in rilievo il valore della Human Intelligence e spingere ad un uso consapevole della Artificial Intelligence.
Titolo prescelto del percorso di “Hi” è “Full Moon”, in cui la luna piena, fine e inizio del suo ciclo, si fa struttura ritmica, tempo ballato, e simbolo di rinnovamento e trasformazione. E ciò grazie al jazz, il blues e gli spirituals, con la loro componente di danza spesso dimenticata e la loro comune radice africana.
L’ungherese Josef Nadj parte da qui e crea uno spettacolo ammaliante e viscerale che rende implicitamente omaggio a grandi musicisti jazz come Charles Mingus, Cecil Taylor, Anthony Braxton e l’Art Ensemble of Chicago. A tenere insieme la luna e la musica c’è la marionetta: un contrappunto del corpo vivente dei danzatori, una figura che è vitalità disordinata e imbrigliata nella forma, che ricorda come la creazione sia sempre imperfetta e che è necessario accettarne il gioco.
È questo lo spirito di uno spettacolo che rivela pienamente la cifra del suo creatore, qui in scena con Timothé Ballo, Abdel Kader Diop, Aipeur Foundou, Bi Jean Ronsard Irié, Jean-Paul Mehansio, Sombewendin Marius Sawadogo, Boukson Séré. Luci Sylvain Blocquaux, costumi Paula Dartigues, produzione esecutiva Atelier 3+1.
Intendere la danza soprattutto come luogo di incontro: è così che Josef Nadj definisce il suo lavoro. Al di là del suo ruolo di coreografo, è infatti un artista senza confini e senza barriere. Danzatore, ma anche artista visivo e fotografo, la sua visione dell’umanità è poetica ed empatica . Costantemente alla ricerca di nuove forme, è incessantemente desideroso di esplorare l’umanità il più vicino possibile alla verità umana.
Nel corso della sua carriera, da “Canard pékinois” (1987) a “Mnémosyne” (2018), Josef Nadj ha perseguito senza sosta una coreografia esigente e appassionata, dove gravità e compassione si alternano, dove profondità e umorismo si alternano. Sia che visiti autori atipici (Beckett, Kafka, Michaux) o che porti la pittura sul palco con sé (nella performance con Miquel Barceló), Josef Nadj fiorisce in completa libertà corporale. Oscillando tra realtà e fantasia, tradizione e modernità, esplora l’essenziale: il rapporto dell’uomo con se stesso. Perché per Nadj la danza è fondamentalmente un atto umanistico.
Nel corso degli anni, le sue opere sono diventate dei riferimenti nella danza contemporanea. Al di là della sua influenza nazionale (Carte Blanche alla Grande Halle de La Villette di Parigi nel 2014; Artista Associato al Festival di Avignone del 2006 che lo ha ufficialmente designato come “creatore senza frontiere”), il suo lavoro è riconosciuto e celebrato in tutto il mondo. Accolto con entusiasmo in quasi 50 Paesi, più di 400.000 spettatori nei cinque continenti hanno apprezzato le sue opere nelle più importanti sedi internazionali. Traendo ispirazione dalla profondità dei grandi miti dell’umanità, intrecciando con passione discipline artistiche e riferimenti culturali, Josef Nadj elabora un linguaggio universale. Dal 1995 al 2016, è stato direttore del Centre Chorégraphique National d’Orléans. Dal 2017 ha fondato la sua nuova compagnia Atelier 3+1 a Parigi. Una luminosa carriera sottolineata anche dal Premio Europa per il Teatro.
FULL MOON
Coreografia Josef Nadj
Con Timothé Ballo, Abdel Kader Diop, Aipeur
Foundou, Bi Jean Ronsard Irié, Jean-Paul
Mehansio, Sombewendin Marius Sawadogo,
Boukson Séré – Josef Nadj
collaboratore artistico Ivan Fatjo
Luci Sylvain Blocquaux
Costumi Paula Dartigues
produzione esecutiva Atelier 3+1
co-produzione Montpellier Danse, Le Trident, Scène nationale de Cherbourg, MC 93 Maison de la culture de Seine-Saint-Denis, Bobigny, Charleroi Danse, Le Tropique Atrium, Fort de- France, Théâtre des Salins, Scène nationale de Martigues, Le Théâtre d’Arles
con il sostegno del Ministère de la Culture -DRAC Ile de France, finanziata dalla Région Île-de-France e Teatroskop – un programma promosso da Institut Français, Ministero della Cultura e Ministero per l’Europa e gli Affari Esteri residenze Montpellier Danse 2024, residenza creativa presso l’Agora, città internazionale della danza, con il sostegno di Fondation BNP Paribas CND – Centre National de la Danse à Pantin, La Maison des Métallos, Parigi, Charleroi Danse, La Cocoteraie des arts, Mondoukou, Artus Studio, Budapest, Le Trident, Scène nationale de Cherbourg, MC 93 Maison de la culture de Seine-Saint-Denis, Bobigny WWW.MITT
Sabato 1 marzo ore 21.00 – Domenica 2 marzo ore 19.00
INFO: Teatro Massimo Bellini – Scenario Pubblico tel. (+39) 095 2503147 – email: info@scenariopubblico.com – Ingresso intero 15 euro | ridotto 13 e 10 euro – www.scenariopubblico.com