La musica si fa gesto, danza immaginata e reinvenzione continua della forma. Il fascino di Tersicore, colto nella sua essenza più profonda e trasformativa, sarà al centro del recital intitolato “Metamorfosi della danza”, in calendario al Teatro Massimo Bellini di Catania domenica 25 maggio alle ore 17.30 per la stagione concertistica. Un raffinato itinerario attraverso composizioni di due pilastri della modernità musicale del Novecento: Sergej Prokof’ev e Igor Stravinskij. Le loro composizioni, intrise di energia ritmica, colori orchestrali audaci e straordinaria capacità narrativa, saranno interpretate da una formazione di grande prestigio: l’Ensemble Metamorphosi, protagonista di un programma che unisce rigore esecutivo e vitalità creativa.
“Questo appuntamento – dichiara il Sovrintendente Giovanni Cultrera di Montesano – rappresenta un momento di altissimo valore musicale e culturale. Metamorfosi della danza è molto più di un concerto: è un’esperienza in cui la musica si fa corpo, ritmo, evocazione. Merito dell’Ensemble Metamorphosi e della qualità artistica che portano sul nostro palcoscenico. La scelta di due giganti come Prokof’ev e Stravinskij testimonia la volontà di offrire al nostro pubblico percorsi di ascolto sempre nuovi, capaci di emozionare e far riflettere”.
Il titolo richiama non solo l’importanza del ritmo e del movimento nei brani eseguiti, ma anche la capacità della danza di farsi linguaggio dell’anima, metafora del cambiamento e riflesso delle tensioni sociali e culturali di un’epoca. In questo senso, le opere di Prokof’ev e Stravinskij rappresentano due vertici espressivi che, pur nella loro diversità, si pongono come specchio di una contemporaneità in tumulto, sempre in bilico tra la ricerca formale e il richiamo alle radici popolari.
Il palcoscenico si trasforma così in un luogo di continua mutazione, dove la musica evoca e reinventa la danza, esplorando le infinite possibilità del movimento musicale attraverso due dei più rivoluzionari compositori del Novecento.
A guidare il pubblico in questo viaggio sarà l’eccellenza dell’Ensemble Metamorphosi, che unisce alcuni tra i più apprezzati solisti del panorama internazionale. Sul palco un sestetto stellare: Mauro Loguercio, violino di rara sensibilità espressiva, fondatore dello storico Quartetto David e tra i più raffinati cameristi italiani; Alessandro Carbonare, primo clarinetto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, noto per la sua musicalità brillante e coinvolgente; Francesco Pepicelli, violoncellista tra i più apprezzati della scena cameristica europea; Andrea Oliva, primo flauto solista dell’Orchestra di Santa Cecilia e artista di fama mondiale; Angelo Pepicelli, pianista eclettico e direttore dell’Ensemble Metamorphosi, che da anni si distingue per l’originalità dei progetti artistici; Fabrice Pierre, arpista francese di fama internazionale, interprete prediletto dai più grandi compositori contemporanei.
Tra ritmo e suggestione, il concerto propone un’immersione nei linguaggi di due protagonisti del rinnovamento del balletto nel Novecento, in particolare “Romeo e Giulietta” di Sergej Prokof’ev e “Petruška” di Igor’ Stravinskij, nelle trascrizioni per sestetto realizzate rispettivamente dallo stesso Fabrice Pierre e da Yuval Shapiro. Pagine iconiche che coniugano energia, colori timbrici e suggestioni coreografiche, in un continuo dialogo tra struttura e libertà. Di Igor Stravinskij emergerà la tensione verso la sperimentazione e l’astrazione ritmica:e sue composizioni, cariche di energia primitiva e ricercatezza timbrica, sono veri e propri affreschi di note che raccontano una danza interiore.
Di Sergej Prokof’ev emergerà la scrittura incisiva e teatrale, un universo musicale ironico e lirico al tempo stesso, capace di evocare la forza narrativa del movimento. Il recital dell’Ensemble Metamorphosi rinnova così il legame profondo tra musica e movimento, in una forma contemporanea di rito sonoro e teatrale.