Riflessioni su Cronaca, Sport, Cultura e Teatro

Logo del nuovo Catania (senza riferimento all’anno 1946) e qualche brusio…

C’è un po’ di comprensibile brusio a seguito dell’eliminazione del riferimento all’anno 1946 dal logo del nuovo Catania. A parer mio l’unica giustificazione a tali brusii può essere giustificata dal fatto che, prima di tale eliminazione, la scritta fosse stata apposta (senza alcuna giustificazione né giuridica né storica). Fermo restando che l’aspetto giuridico è del…

Riflessioni sulla scomparsa del Catania 46, sulla speranza di rifondazione, sul futuro di una città…

“…Dal cortile che confina // con l’università // salta fuori una gallina // che una domanda fa: // «Coccoroccocò, sentiamo un po’! Professore, per favore, // mi vuol dir se è nato prima // l’uovo oppure la gallina?» // Che figura, il professore non lo sa…”. Queste due strofe, estratte dalla canzone “La classe degli…

La trasformazione del lavoro d’ufficio in lavoro remoto, riflessioni sulla telematica, sui diritti dei lavoratori del futuro e sulla loro solitudine

Ricorre il cinquantesimo anniversario dell’emanazione del c. d. “Statuto dei lavoratori” (legge 20 maggio 1970, n. 300) e la giovane cuneese Fabiana Dadone, ministra per la Pubblica amministrazione, lancia un’idea che potrebbe trasformarsi in fendente mortifero verso il mondo del lavoro nel suo complesso: ha annunciato, infatti, di voler trasformare una consistente parte del “lavoro…

Apatia e sfoghi calcistici tra gli inizi di un febbraio bisestile e di un marzo “pazzerello”, con il ritorno alla vittoria dei colori rossazzurri

Effe come Fermento, effe come Frullato… Effe come Febbraio… che se n’è appena andato…A causa dell’apatia indottami (e credo di non essere un caso raro) dalle vicende (interne ed esterne rispetto al terreno di gioco) del Catania calcio, avevo programmato uno “sfogo” solo a conclusione – appunto – di questo “ricco” mese di febbraio. Secondo…

Ricordando Pietro Anastasi, il catanese “Petru ‘u Turcu”, dalla Massiminiana ai successi con la Juve e con la Nazionale

I miei ricordi di Pietro Anastasi, “Petru ‘u Turcu”, non hanno niente a che vedere, pur essendo praticamente coetanei (lui, più “grande” di soli sei mesi), con i mattoni degli oratori salesiani che non ho mai frequentato. Il pallone lo rincorrevo sul lastricato pubblico di piazza Borgo (quella ufficialmente intestata al primo ministro dei conquistatori…

Tra la bellezza in tv della Catania città e le delusioni, la rabbia, in poltrona o allo stadio, per il Catania Calcio di questa stagione, aspettando la prossima gara

Catania è una città importante (per quelli come me è senza alternativa e a qualunque costo), il Catania è una squadra importante (anche in questo caso, la soggettività prevale). Perché? Perché sì… Sabato, dalle ore 12,30 circa, mi sono quasi commosso per quanto è stato trasmesso su Rai1 in “Linea Verde Life”, dedicata interamente a…

Il Catania “casalingo” di Andrea Camplone batte di misura il modesto Picerno e si prepara alla trasferta con la Vibonese

Abbiamo vintoooo! Con l’AZ Picerno, per uno a zero. Picerno è un comune lucano di 5.853 abitanti (secondo le informazioni reperibili in “rete”); dunque, poco più affollato di Linguaglossa e Mineo, meno di Nicolosi. Non so che cosa voglia dire quell’“AZ” che evoca svariate sigle: da prodotti per l’igiene orale (sciacquarsi la bocca prima di…

Il Catania Calcio torna a Sottil e dopo il deludente 1-1 col Rieti si aspettano adesso, con speranza, i play off

È una conclusione coerentemente indecorosa, quella al “Circo Massimino” con un inguardabile pareggio (1-1) portato via meritatamente dal modesto e non velleitario Rieti; l’ultima partita è stata in tono con l’intero campionato. Sarà anche vero che l’altrettanto indecoroso arbitraggio (ancora stabiese; per quale incomprensibile ragione?) rifilato dal designatore ci ha messo tanto di suo ma…

Verso la Santa Pasqua, aspettando la “resurrezione” del Catania al “Massimino” con la Sicula Leonzio…

Caro diario, che ti debbo dire?… Ogni settimana scrivo i miei appunti sulle partite del Catania e, puntualmente, pensandoci poco-poco sopra, mi rendo conto che, non riuscendo a divertirmi, è fondato il timore di non riuscire a trasmettere qualcosa neanche ai “cinque” lettori e cestino. Che si tratti, sinora (avverbio di inguaribile speranza!), di un…