Cronaca

Le licenze sono una tutela fondamentale nonché un utile strumento in diversi settori: si va dalle licenze necessarie ad avviare un’attività (dai ristoranti ai casinò, senza dimenticare le licenze per guidare il taxi o quelle per aprire un centro estetico) a quelle per poter utilizzare correttamente programmi di grafica digitale o per lavorare in ufficio. Da considerare, infine, anche le licenze per la protezione e l’utilizzo di opere creative, tutelate ulteriormente in Italia da un organo come la SIAE.

Le licenze per avviare un’attività, sia analogica che digitale

Una delle categorie più note nell’ambito delle licenze è quella delle licenze abilitanti: per poter ottenere una licenza di questo genere molto spesso è necessario rispettare numerosi requisiti, sia dal punto di vista burocratico che da quello della sicurezza e della preparazione. Per questo motivo varie licenze, come quelle per aprire un’attività di ristorazione, sono soggette a norme molto stringenti, mentre le licenze legate ad attività lavorative come l’esercizio di professioni appartenenti al mondo dell’estetica (parrucchiere, estetista, etc.) hanno bisogno anche di un’abilitazione professionale per esercitare, che è possibile ottenere dopo aver frequentato un corso specifico e raggiunto il diploma. Anche nel campo dell’intrattenimento le licenze sono molto importanti, basti pensare ad esempio a quelle per le piattaforme digitali destinate al gioco online: è possibile trovare tutte le informazioni più importanti sulle licenze per i casinò digitali al seguente link https://www.casinos.it/licenza-casino/, dove vengono chiariti i punti fondamentali per la concessione delle licenze da parte dell’ADM (l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli), tra requisiti, certificazioni e bando di concorso. Alle piattaforme non basta infatti iscriversi al bando, ma è necessario che possiedano anche software specifici per la protezione dei dati e delle transazioni economiche, elementi fondamentali per la sicurezza degli utenti dei casinò digitali.

Le licenze d’uso, dalla Creative Commons alle licenze Adobe e Microsoft

Quando si parla di licenze è impossibile non considerare anche il settore delle licenze d’uso: regolamentare l’utilizzo di contenuti e programmi, infatti, è fondamentale per il loro corretto uso e la loro giusta condivisione. Una delle licenze più famose al mondo è senza dubbio la Licenza Creative Commons, anche nota come Licenza CC, indispensabile per la tutela del diritto d’autore: viene infatti impiegata dall’autore quando decide di concedere la possibilità e il diritto di usare il proprio prodotto ad altre persone, ed è perciò utile per regolamentare le modalità di utilizzo (ad esempio se se ne intende fare un uso commerciale o meno) e la diffusione delle opere stesse. Un’altra categoria di licenze molto comune è quella delle licenze d’uso: tra le più famose si trovano le licenze per i programmi di grafica digitale a marchio Adobe – Adobe Photoshop, Adobe InDesign e altri programmi come Adobe Illustrator, tutti rintracciabili qui: https://www.adobe.com/it/creativecloud/ – oppure quelle dedicate al pacchetto Office di Microsoft (Microsoft Word, Microsoft Excel, Microsoft PowerPoint). Possedere una licenza significa poter utilizzare la propria copia digitale del software desiderato in maniera sicura e affidabile, sia per lavoro che nel tempo libero, e poterne sfruttare tutte le funzioni, anche le più complesse.

Approfondimento sul diritto d’autore: la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori)

Come accennato nel paragrafo precedente, il diritto d’autore viene tutelato in diversi modi, tra cui la Licenza Creative Commons: non è però l’unica protezione a difesa dei diritti degli autori, in quanto in Italia è attiva una società specifica che si occupa della tutela e dell’intermediazione per il diritto d’autore, la SIAE. La Società Italiana degli Autori ed Editori, infatti, ha origini risalenti alla fine del 1800 (1882 esattamente, nonostante vari cambi di nome negli anni e il ritorno a SIAE dal 1945 a ora) e ancora oggi è fortemente attiva sul territorio italiano per proteggere e salvaguardare le cosiddette “opere dell’ingegno”, oltre che per riscuotere tasse e contributi da parte dello Stato o di enti pubblici e privati. Il servizio della SIAE è quindi fondamentale sia per chi sceglie di tutelare una propria opera che per chi decide di usare un’opera altrui, come ad esempio uno o più brani musicali durante una festa o una cerimonia, ma anche nei confronti della creazione e utilizzo di opere di qualsiasi settore artistico e creativo: dalla letteratura all’arte, dal teatro al cinema, ma anche nei confronti di lirica, balletto e opere radiotelevisive, tutti argomenti centrali per queste attività, come analizzato anche dal Codex Festival 2020 tenutosi a Noto e qui presentato: https://www.cronacaoggiquotidiano.it/2020/

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