Cronaca

L’uomo è un cercatore di senso” e “ il vero problema globale è quello della povertà del senso del vivere”, “il mondo cambia attraverso la leva della finanza e in Italia il cambiamento è dovuto alle imprese e dalla politica che si adegua”, “sono pochi gli italiani responsabili di una partecipazione attiva e troppi quelli con le bandierine: è questo il vero problema italiano”, e “votare col portafoglio per cambiare” scegliendo, in qualità di consumatori, prodotti in commercio di aziende e/o Paesi responsabili dal punto di vista sociale: sembrano frasi fatte ma è nell’esperienza di vita e professionale che Leonardo Becchetti – economista italiano autore di libri e saggi scientifici, editorialista di Avvenire e membro del comitato scientifico del Corriere della Sera Buone Notizie, dal 2010 autore del blog su Repubblica.it “La felicità sostenibile” – trova forza per comunicarle ai partecipanti al corso per giornalisti su “L’economia è malata: colpa del Covid? Il racconto giornalistico della crisi fra etica e deontologia”, promosso dall’Ucsi Toscana (Unione Cattolica Stampa Italiana), in collaborazione con l’Ordine dei giornalisti regionale e la Fondazione Istituto Internazionale di storia economica Francesco Datini.

“In questi difficili mesi la pandemia ha scavato un solco nell’economia mondiale e in quella del nostro Paese. Interi settori sono entrati in crisi, molte imprese hanno dovute sospendere la loro attività e questo ha prodotto disuguaglianze e povertà. L’emergenza sanitaria sta avendo delle conseguenze economiche e sociali. Ma la nostra economia, governata dalla finanza, è entrata in crisi per colpa del Covid? Oppure il nuovo virus si è insinuato in un sistema già malato?”: premessa e descrizione del corso di aggiornamento, in webinar e a numero chiuso, sulla piattaforma Sigef dell’Ordine nazionale dei Giornalisti in programma nella mattinata di sabato 20 marzo, che fotografa quanto è sotto gli occhi di tutti e che collega precedenti esperienze di pandemia, come la peste nera del 1348 che influenzò l’economia del tempo in Italia e nell’Europa tutta – e la storia del mercante Francesco Datini insegna che “nel rapporto inestricabile tra economia e la forza dell’uomo, libero rispetto alla sorte, al ciò che accade, è sempre vincente l’uomo” (Giampiero Nigro, professore ordinario di Storia economica all’Università di Firenze e direttore scientifico del “Francesco Datini”). E anche l’ultima grande crisi economica, del settembre 2008, che investì l’America, con la caduta di Wall Street e da lì intutto il mondo, raccontata da un giornalista che ne ha fatto esperienza diretta a Washington e New York per conto dell’Ansa, Marco Bardazzi, che raccomanda sempre di “contestualizzare in un territorio e nel suo tempo di politica e di economia i racconti delle persone, sfruttando al meglio le risorse di oggi disponibili per ogni giornalista”.

Il corso in apertura e poi in chiusura, per i saluti, è stato presentato dalla presidente dell’Ucsi Toscana Sara Bessi, che ha invitato a visitare la pagina dell’Ucsi nazionale – Ucsi.it – per conoscere le varie iniziative e le attività formative proposte e le notizie da condividere.

Vincenzo Caruso

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