Cronaca

Il digiuno di quaranta giorni, in penitenza e preghiera, di fratel Biagio a Palermo, si è concluso. Era iniziato il 17 Febbraio, giorno di inizio della Quaresima, Mercoledì delle Ceneri. Si è concluso proprio la Domenica delle Palme che segna l’inizio della Settimana Santa per la chiesa cattolica. Molto provato, fratel Biagio è stato aiutato dai volontari e si è trasferito in una delle sedi della comunità Missione e Speranza, in una piccola astanteria, per riprendere pian piano le forze per partecipare attivamente ai giorni della Settimana Santa che si concluderanno con il triduo pasquale e la Pasqua di Risurrezione, assieme ai fratelli della missione.

Fratel Biagio, appena lasciato il sagrato della Cattedrale di Palermo, dove ha sostato per tutto il tempo dei 40 giorni appena trascorsi, ha scritto un nuovo profondo messaggio con il cuore pieno di Spirito e fede incrollabile, sempre da “servo piccolo e inutile” quale si definisce: 

A causa di uno sfrenato e spietato commercio non si tutela più il cittadino e così tutta l’umanità. Purtroppo non si segue più il sano e il vero modello del giusto lavoro, ma oggi si insegue un commercio e un lavoro orientati esclusivamente al profitto. 

E così attuiamo ed alimentiamo un modello di società orientato esclusivamente al materialismo e al consumismo. Siamo diventati schiavi e dipendenti di un marketing amorale e diseducativo, di multinazionali che non fanno altro che impoverire popoli e nazioni, sfruttando le loro risorse, arricchendo solo una minoranza di quelle nazioni e commerciando armi, tutto ciò che è negativo, diseducativo, violento, pornografico. Così non si rispetta più la persona, il corpo, l’essere umano, l’ambiente e la terra. Anche gli alimenti non sono più genuini, commestibili, perché alterati da tante sostanze nocive. Siamo diventati cose, oggetti di consumo, ci usiamo e poi ci gettiamo gli uni con gli altri. Domina un’economia del profitto, si vende e si pubblicizza tutto ciò che è negativo, violento, orribile e diseducativo. L’obiettivo è fare affari, soldi, business. Non è giusto tutto questo, non aiuta, non valorizza e così non si trasmette più il bene e il giusto. Mi appello a tutte le autorità e alle varie competenze affinchè si intervenga al più presto nel fermare questa ingiusta corsa all’ingiustizia, al denaro e che non tutela più il cittadino, siamo diventati carne di mercificazione come spazzatura. 

Chiedo a tutti, al Sindaco di Palermo e a tutti i Sindaci, al Presidente della Regione Sicilia e a tutti i Presidenti di Regione, al Presidente del Consiglio e a tutte le Autorità di ogni Stato, al Presidente del Parlamento Europeo, ad ogni uomo e ad ogni donna di questa umanità di affidarsi alla preghiera e al rispetto dei valori, di unire la preghiera alle giuste opere. Se vogliamo il bene di questa società, dobbiamo collaborare tutti insieme”.

Non sono parole che si ripetono, come le solite frasi fatte, quelle di fratel Biagio. Sono invece un sincero ed appassionato appello a ogni uomo e donna di questa umanità, che siamo tutti noi, appello rivolto anche alle Autorità perché nelle diverse possibilità loro concesse intervengano concretamente “nel rispetto dei valori … e le giuste opere” per il bene della società. E senza retorica collaborando “tutti insieme”.

Vincenzo Caruso

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