Cronaca

Competenza e concentrazione, creatività e costante allenamento, intuito, logica e pensiero computazione sono gli ingredienti indispensabili per una sfida vincente in una gara di problem solving.

Sono le “life skills” richieste nel nuovo millennio e la squadra, che ha scelto come nome “I problematici”, composta da quattro alunni della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “XX Settembre” di Catania; Ambra Marletta, Francesco Romano, Elena Scafile, Cristina Pasuch , ha dimostrato di averle maturate in maniera brillante.

La squadra, dopo essersi aggiudicato il primo posto in assoluto alle gare regionali delle OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING – Informatica e pensiero computazionale, promosso dal MIUR – Direzione Generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale d’istruzione- anche per l’a. s. 2020/2021,  si è classificata al 4° posto alle finali nazionali  che solitamente vengono disputate in presenza nei laboratori del Corso di Studi in Ingegneria e Scienze Informatiche di Cesena dell’Università di Bologna.

Raggiungere con orgoglio questo podio nell’anno scolastico 2020/2021 è solo la punta di un “iceberg” di investimenti di risorse professionali, di azioni didattiche, di metodologie innovative del corpo docente, e soprattutto di un laboratorio extracurriculare condotto dalla prof.ssa Eva Rosella Musico sotto la supervisione del Dirigente Scolastico prof. Antonino Rosselli. Le gare si articolano in tre fasi: gare d’istituto, gare regionale e gare nazionale e sono precedute da un periodo di allenamento.

ll problem solving è una soft skill, una delle competenze chiave che tutti gli studenti devono conseguire soprattutto alla luce delle nuove sfide poste dalla pandemia ed  è un’attività cognitiva che implica sia processi di pensiero divergente e creativo, sia processi di pensiero convergente.

Investire nel futuro è investire anche in queste competenze e accendere i riflettori sulle eccellenze.

Giad

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