Le aziende oggi, specie dopo la pandemia post- Covid-19, sono molto esposte al rischio di molestie e violenze. Questo rischio al pari di tutti gli altri è stimabile. Ma quante aziende si preoccupano di calcolarlo, come si fa per i rischi legati agli incendi o altri incidenti sul lavoro, per meglio prevenire e tutelare i lavoratori? Il 79% dei dirigenti europei sono consapevoli che molestie e violenze sul luogo di lavoro innalzano i livelli di stress in azienda (come rilevato dall’Indagine europea tra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti), ma meno del 30% delle organizzazioni in Europa dispone di procedure per la gestione dello stress, delle molestie e delle violenze sul luogo di lavoro.
Circa 1,4 milioni di vittime in Italia, l’81% di loro che non denuncia e 1 su 3 preferisce perdere il lavoro, a dirlo è l’Istat.
L’Osservatorio 6libera.org contro le molestie e violenze sul lavoro per aziende e lavoratori etici mira, dunque, a: rafforzare le politiche di prevenzione e sensibilizzazione, contrastare la cultura del silenzio, ridurre lo squilibrio di potere tra datore di lavoro e lavoratore, colmare il gap informativo sulla gravità e diffusione del fenomeno e dei suoi rischi a beneficio di istituzioni e parti sociali che devono pianificare policy più incisive e mirate.
“Il ruolo delle aziende è fondamentale per contrastare questo fenomeno. Molestie e violenze anche quando fanno parte della cultura del singolo individuo se non contrastati dall’azienda in primis diventano consentiti collettivamente e quindi accettati seppur con tacito consenso, con conseguenze devastanti per lavoratori e azienda stessa. Per questo il coraggio delle realtà imprenditoriali coinvolte è importante esempio di crescita e valore. Ci auguriamo che tantissime altre le seguano. Ecco perché abbiamo, tra le altre cose, digitalizzato la dichiarazione di inaccettabilità per i datori di lavoro su 6libera.org e previsto una certificazione di sottoscrizione denominata CONFARE SICURO, abbiamo ritenuto utile creare un data base digitale trasparente e consultabile da chiunque per verificare l’impegno etico di una determinata azienda. Le stesse aziende potranno interrogarlo per conoscere se loro fornitori e clienti si sono impegnati in egual misura contro tali inaccettabili condotte.” afferma il Presidente di Confapi Sicilia, Dhebora Mirabelli.
L’ambasciatrice del progetto “6libera” è Giulia Giuffrè, membro del direttivo di Confapi Sicilia con delega alle pari opportunità e “no discriminazioni”, recentemente nominata dal Global Compact delle Nazioni Unite SDG Pioneer 2021. Infatti, l’imprenditrice siciliana s’impegna da anni, insieme ad Irritec, per promuovere il riconoscimento del valore delle donne, specialmente in agricoltura, e abbattere le diseguaglianze.
Accanto ad Irritec, tra i leader mondiali nel settore dell’irrigazione di precisione, altre importanti istituzioni nazionali e locali hanno manifestato il plauso all’iniziativa e offerto il loro patrocinio e collaborazione. Tra queste: l’Alleanza Italiana dello Sviluppo Sostenibile (ASVIS), Fondazione con il Sud, l’Università di Messina che, si conferma ancora una volta, ateneo di eccellenza in Italia per tutela delle pari opportunità, la Camera di Commercio Palermo ed Enna, la CISL Sicilia, l’ANCE di Palermo e la Legacoop siciliana.
6Libera.org ha anche una testimonial di eccellenza per lo spot di lancio che sarà veicolato sui canali social di 6libera, Metis di Meo, la nota giornalista, presentatrice ed ideatrice del programma televisivo di Rai 2 “Il nostro capitale umano” un viaggio nel mondo del lavoro italiano tra interviste di aziende e lavoratori
Per maggiori informazioni sul progetto “6libera” vi invitiamo a visitare il sito: https://6libera.org/.