Facendo seguito all’istanza del Movimento per l’Indipendenza e l’Autonomia della Sicilia dello scorso 2 maggio, volta al Commissario dello stato, finalizzata a sciogliere l’ARS ai sensi dell’art.8 della Carta Costituzionale Siciliana, per “persistente violazione dello Statuto Autonomo Speciale” il M.I.A.S tramite il responsabile del suo ufficio legale Avv. Giovanni Mattana ha notificato in il 23 maggio FORMALE DIFFIDA al Commissario dello Stato ad adempiere.
Disattendendo quanto in diffida; tale atto prelude l’inizio di un procedimento penale per omissioni in atti d’ufficio.
Il presidente del M.I.A.S. Umberto Mendola così riassumere i fatti:
“Il Parlamento Siciliano, dal 1946 ad oggi, non ha attuato i principali articoli dello Statuto, soprattutto, quelle norme attinenti ai rapporti finanziari tra Stato e Regione, che fanno perdere alla Sicilia quasi dieci miliardi l’anno (art. 36 – 37 -38).
Inoltre, persistono in violazione dell’art.15 della Carta Costituzionale Siciliana 9 prefetture che SONO SOPPRESSE per norma costituzionale dal 15.05.1946, ma che in realtà operano violando il dettato costituzionale siciliano.
A ciò si aggiunga una stima in difetto di una spesa a carico di tutti i cittadini, che si aggira intorno ai 60 milioni di euro annui per mantenere le 9 prefetture incostituzionali siciliane come da risposta dell’ARS come dalla prima interrogazione parlamentare del MIAS.
Queste violazioni e questi costi, – sottolinea ancora Mendola – non possono e NON DEVONO essere pagati dai cittadini siciliani.
Per tali ragioni, essendo palese la persistente violazione dello Statuto Speciale di Autonomia della Regione Siciliana, sin dalla sua nascita, il M.I.A.S. (Movimento Indipendente per l’Autonomia della Sicilia), facendosi interprete degli interessi del Popolo Siciliano, DIFFIDA con atto giudiziario del 23.05.2022 il Commissario dello Stato della Regione Siciliana, ai sensi dell’articolo 8 dello Statuto Siciliano, al fine di sciogliere l’Assemblea Regionale Siciliana per “persistente violazione dello Statuto“ come previsto dalla Carta Costituzionale Siciliana.
“Spero- conclude Mendola – che da questa iniziativa il Parlamento siciliano possa risorgere ed avere nel suo seno non deputati-ascari ma deputati che rappresentino in tutto il desiderio di Autogoverno del Popolo Siciliano.
Il mancato accoglimento, da parte del Commissario dello stato, dell’istanza di scioglimento dell’ARS come prevede l’art. 8 dello Statuto Autonomo Siciliano, comporterà una diffida giudiziaria e la prosecuzione di nuovi giudizi in sede legale”.
Ecco la DIFFIDA Giudiziaria notificata il 23.05.2022 al Commissario dello Stato.
Ritengo questa iniziativa l’unica che non può essere interpretata ma solamente e giustamente applicata. Dovrebbe coinvolgere Siciliani che credono nelle potenzialità della Sicilia. Nonostante le divisioni, comuni a cittadini di qualsiasi Regione, questa battaglia è per rivendicare ciò che i Siciliani hanno ma non possono utilizzare. Pensaci bene e rispondi a questa domanda: ¿pagheresti il noleggio di un’automobile che non potrete guidare?
¿E pagheresti le multe per infrazioni commesse da un autista che non sei tu?
Hai risposto due volte NO? Bene, però sappi che l’automobile siciliana è stata guidata da Roma e tu gli hai pagato multe e manutenzione dal 1946. Vuoi continuare così?
IO NO! Per questo motivo appoggio l’iniziativa.