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Una grande carriera, fatta di parate, tuffi, calcio e grande passione. Un uomo d’altri tempi, campione in campo e nella vita. Phil Barbagallo, il calciatore in attività più grande d’età (58 anni) di tutta la Sicilia, ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo e di posare i guanti. Il Presidente e portiere della PHILBORDON di Seconda categoria smetterà alla fine di questa stagione. Phil Barbagallo, soprannominato Bordon (per la grande amicizia con l’ex portiere Ivano campione del mondo nel 1982) ha sempre brillato, in questo non semplice ruolo, in tutte le squadre dove ha militato. Ebanista, figlio d’arte insieme con il fratello, Philippo Barbagallo ha con profitto diviso lavoro e calcio in particolare dopo la scomparsa di papà Alfio Barbagallo, anche lui un grande ebanista. Phil ed il fratello hanno, quindi, preso in mano le redini della ditta portandola avanti con cuore e con determinazione. Barbagallo ha mantenuto il suo amore per il calcio distinguendosi per le sue doti tecniche ed umane. È nota la grande amicizia, che Phil ha con il portiere, ex campione del mondo, Ivano Bordon. Un rapporto vero, sincero che ha portato entrambi a dare il nome alla squadra PHILBORDON. La scorsa estate i due “amiconi” si sono ritrovati a Catania per festeggiare la promozione del team nerazzurro dalla Terza alla Seconda categoria e per presentare il libro “In presa alta” di Ivano Bordon.  

Mirko Campisi dona una targa a Phil Barbagallo

A 58 anni Phil Barbagallo ha deciso di chiudere con il calcio giocato e di dedicarsi, anima e cuore, alla sua PHILBORDON. “Ringrazio tutti quelli che mi sono stati vicino in questi indimenticabili anni – afferma Philippo Barbagallo. Tutti coloro che mi hanno dimostrato amicizia vera, in particolare il mio grande amico Ivano Bordon, il mister Mirko Campisi. Lui mi ha voluto, a 54 anni d’età, per difendere i pali della porta dell’amata EGS. In questa formazione ho giocato per tre anni. Dopo ho creato la PHILBORDON, una squadra che ha vinto il campionato di Terza categoria al primo anno. Ringrazio, inoltre, tutta la mia famiglia, mia moglie, l’amico Manlio Grimaldi che mi ha chiamato nella nazionale della Sport Enjoy Project dove ho collezionato 9 presenze, il tecnico e grande preparatore dei portiere Maurizio Alonzo, il mister Graziano Scavo, che domenica scorsa mi ha dato fiducia schierandomi titolare contro l’Acicatena, Giovanni Siciliano amico perbene e fidato con me presente nell’avventura della PHILBORDON e tutte le società in cui ho militato. Grazie anche a Stefano Ghezzi, il direttore Sportpress24, che mi ha onorato di un articolo sulla Gazzetta dello Sport, ad Alessandro Scanziani, un grande amico e a Bedy Moratti. Mi dedicherò senza sosta alla PHILBORDON e alla mia famiglia. Grazie davvero a tutti. Nella vita c’è un inizio e una fine. E’ arrivato il momento di dire basta”.

Domenica scorsa, nel beffardo 2-2 sul campo dell’Acicatena, Phil Barbagallo ha mostrato ancora una volta tutte le sue qualità, ma i due infortuni subiti l’anno scorso (rottura del tendine D’Achille) e domenica scorsa alla spalla, hanno spinto Phil Barbagallo a chiudere la sua carriera sportiva. Ha regalato a tutti emozioni e dispensato insegnamenti importanti. Un amico leale, vero, un gentiluomo amante del calcio e del ruolo di portiere.

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