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Oggi nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2023 un’Italia coraggiosa ha lottato fino all’80’ e sfiorato il colpaccio al Murrayfield di Edimburgo, ma alla fine la Scozia ha tenuto dopo un lunghissimo assalto azzurro e segnato addirittura la meta della beffa a tempo scaduto chiudendo la gara sul 26-14.

Dopo un primo tempo dominato sul piano del territorio, ma concluso avanti solo di 6 punti, nella ripresa la squadra di Townsend ha prima dato l’impressione di poter chiudere la partita, poi ha invece subito la rimonta dell’Italia che con la meta di Allan e il piazzato di Garbisi si è riportata a -5. Il finale ha fatto sognare i tifosi di un’Italia più volte vicina al bersaglio grosso, poi è arrivata la beffa: in avanti a 30 secondi dalla fine, mischia scozzese vincente e ripartenza fulminea per il 26-14 finale.

L’Italia partiva bene e costringeva più volte la Scozia al fallo nel punto d’incontro. Allan sbagliava il primo calcio, non il secondo e portava in vantaggio gli Azzurri. La squadra di Townsend vacon un’azione continuata, rinunciava ai pali e alla fine colpiva con Van der Merwe, che con un tuffo da acrobata marcava alla bandierina. L’Italia rispondeva subito: gran placcaggio di Nicotera e Riccioni forzava il tenuto: Allan segnava il 5-6. Nei successivi 15′ assalto scozzese: prima in rimessa, poi in mischia, la squadra di Townsend insisteva nel tentativo di portare a casa la marcatura pesante. Il pacchetto azzurro soffriva, Riccioni cedeva più di una volta e al 28’ pagava con un giallo. I padroni di casa con l’uomo in più riuscivano a colpire: Kinghorn saltava Fusco con un una bella finta e segnava il 12-6. Nel momento più difficile, Fischetti prendeva in mano la mischia azzurra e guadagnava un calcio fondamentale che permetteva ai suoi di tornare in attacco: l’azione sfumava per un in avanti di Ruzza su passaggio non perfetto di Iachizzi, ma permetteva comunque di far passare il tempo in 14.

Nel finale la Scozia resisteva all’ultimo assalto azzurro, sfiorava la meta con una grande azione nella quale tutti i trequarti toccavano il pallone. Gesi salvava miracolosamente su Kyle Steyn a 2 metri dalla linea di meta e il primo tempo terminava sul 12-6 per i padroni di casa.

Nella ripresa la Scozia partiva in quarta, recuperava il pallone con una controruck all’altezza dei 10 metri italiani, si portava nei 22 con un calcio di punizione e con un un’altra azione prolungata andava a segnare con Kinghorn bravo ad attaccare la linea e segnare il 19-6. Crowley cambiava tanto: dentro i due piloni Zani e Ceccarelli, gli avanti Niccolò Cannone, Zuliani e Pettinelli e il mediano Alessandro Garbisi. Gli Azzurri acceleravano e un bel calcetto di Paolo Garbisi mandava in meta Allan alla bandierina: 19-11. Il mediano di Montpellier riportava gli azzurri sotto break subito dopo con il calcio del 19-14.

Il finale era un assalto dell’Italia che guadagnava un altro calcio di punizione in maul. Giocava alla mano, andava vicinissima più volte alla marcatura prima con Zuliani, poi con Alessandro Garbisi. A 30 secondi dalla fine un in avanti di Pettinelli vanificava l’ultima azione degli Azzurri. Il match però si chiudeva con la beffa: la Scozia giocava la mischia dai propri 5 metri, attaccava con Van der Merwe al largo e serviva Kinghorn che volava in mezzo ai pali per il 26-14, punteggio con il quale finiva il match.

Fonte: Federugby.it

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