Cronaca

“La sanità siciliana, e quella catanese, stanno rispondendo in maniera eccellente all’emergenza Covid: dopo un momento di normale smarrimento a inizio pandemia nel mese di marzo del 2020, adesso – nonostante i numeri siano di gran lunga superiori – i medici, le strutture, il personale infermieristico ma anche la componente dirigenziale stanno dando il meglio. Con le terapie intensive che riescono a rimanere sotto la soglia di allarme. E la conferma che tutto sta funzionando arriva anche dalla macchina che è stata messa in moto per le vaccinazioni: aver già vaccinato oltre il 90% del personale medico è un ottimo risultato anche se questo non deve assolutamente farci abbassare la guardia”.

Lo afferma il segretario provinciale della Uil Fpl di Catania Stefano Passarello che evidenzia come proprio le vaccinazioni possano essere il viatico alla ripresa graduale ma fondamentale degli altri settori sanitari.

“E’ innegabile – dice il segretario – che tutti noi siamo spaventati dal recarci in un ospedale, in un ambulatorio, a fare una semplice visita. E’ diminuita moltissimo la propensione a fare prevenzione con conseguenze gravi che pagheremo tra qualche anno se non tra qualche mese. Ecco perché dare la possibilità del vaccino anche ai liberi professionisti è stata un’ottima scelta da parte dell’assessorato ma serve anche garantire sempre più che gli ospedali siano Covid free. E questo lo si può fare se oltre al personale sanitario viene vaccinata la popolazione. La riposta degli over 80 è stata importante ma vanno vaccinate anche le categorie attive, i lavoratori, gli studenti, il personale scolastico. E bisogna farlo il prima possibile: certo, lo spettro delle varianti pesa come un macigno ma non possiamo certo arrenderci. La scienza ha fornito in pochi mesi una possibile soluzione al Covid ma l’uomo, dal semplice cittadino a chi ha potere decisionale, deve usare queste armi nel migliore dei modi”, dice ancora Passarello.

Venendo alla sanità catanese, il segretario provinciale della Uil Fpl ci tiene a sottolineare l’enorme sforzo lavorativo che stanno compiendo medici e infermieri, non lesinando forze e impegno, sacrificando spesso gli affetti familiari pur di essere d’aiuto in questo particolare momento di emergenza sanitaria.

“A loro va il nostro ringraziamento e speriamo che la classe politica si ricordi di quanto sta accadendo la prossima volta che deciderà di fare tagli alla sanità: la sanità ha bisogno di assunzioni, e non solo durante le emergenze, di strutture, di posti letto, di cambiamento verso il miglioramento. Che questa pandemia ci lasci questo come insegnamento”, conclude Passarello auspicando che anche i soldi del Recovery Fund possano essere usati per fare della sanità siciliana un eccellenza a livello nazionale.

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