Catania News

Incendio a bordo di una nave, evacuazione di feriti con l’intervento di unità navali ed aeree e la realizzazione di un ospedale da campo. Attività, già pianificate, che nell’occasione, fortunatamente, sono sviluppate per gestire un evento simulato, ma che in una reale situazione costituiscono una esperienza importante del sistema di protezione civile territoriale. La mission principale dell’esercitazione è realizzare con modalità e con tempi idonei il soccorso alle persone con la massima efficacia ed a questo obiettivo è proteso il lavoro di tutti soggetti coinvolti.

Oggi, 18 ottobre, si è svolta una esercitazione aero-navale denominata “SEASUBSAREX 2018”, con lo scopo di verificare, con il massimo realismo possibile,  l’organizzazione S.A.R. (search and rescue) e di tarare le capacità operative di tutte le componenti aeree, navali e terrestri che sono coinvolte nella gestione dell’evento in caso di sinistro di considerevoli proporzioni. In particolare, sono state dettagliatamente testate le procedure di soccorso, la tempestività degli interventi, l’efficienza dell’apparato operativo e delle telecomunicazioni; valutate le procedure previste dal protocollo nazionale per l’evacuazione medica di persone in mare e l’attuazione delle procedure di Protezione Civile a terra.

Lo scenario è consistito nella gestione di un incendio sviluppatosi a bordo della m/n Antonio Meucci della società Elettra spa, in navigazione lungo la rotta Taranto – Catania, con a bordo 24 passeggieri e 12 membri di equipaggio.  Alle ore 9:20 dalla  nave è stato lanciato il mayday, raccolto dalla Sala Operativa dell’11° Maritime Rescue Sub Centre, con il quale è stato comunicato che a bordo era scoppiato un incendio in cui era coinvolto un numero imprecisato di feriti ustionati e traumatizzati. Con tale scenario hanno avuto inizio le operazioni di soccorso.

Imponente il dispiegamento di operatori appartenenti ai vari Corpi che hanno svolto le operazioni di soccorso nel teatro dell’evento: unità navali della Guardia Costiera e della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, a terra aliquote della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Polizia Municipale, dell’ASP, del SUES  118,  della Croce Rossa Italiana, della Protezione Civile Regionale e Comunale, dell’ASP, presenti inoltre personale della Sanità Marittima, i rimorchiatori portuali e personale dell’Autorità Portuale. L’esercitazione coordinata per la parte terrestre  dalla Prefettura di Catania si è sviluppata attraverso la realizzazione di un presidio medico avanzato nella banchina portuale, dove i traumatizzati e gli ustionati evacuati dalla nave Meucci hanno ricevuto le prime cure a ciglio banchina, in attesa di essere poi trasferiti, in relazione alle patologie riscontrate, presso le strutture ospedaliere cittadine.

L’attività si è effettivamente svolta con condizioni mete-marine non particolarmente favorevoli, tali da non consentire l’evacuazione con gli elicotteri di alcuni infortunati direttamente da bordo della nave.

Tutti gli eventi sono stati coordinati dalla Sala Operativa dell’11° M.R.S.C. della Guardia Costiera, che, da Protocollo d’intesa, già sottoscritto tra Direzione Marittima e Prefettura, opera anche come unità di crisi alternativa alla Sala Operativa presso la sede dell’Ufficio Territoriale del  Governo, in caso di eventi di particolare gravità occorsi in mare.

 

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