Cronaca

Viviamo una fase straordinaria che richiede risposte non convenzionali ed è necessario mettere a punto politiche e strumenti per rispondere all’emergenza e al tempo stesso per ridare una prospettiva di rilancio del Paese. L’allarme epidemiologico in corso sta generando effetti molto negativi su interi settori e filiere su scala nazionale e locale, che richiedono immediate misure di sostegno e di ristoro dei danni. In particolare, registriamo un blocco pressoché totale nel settore del trasporto persone, gravi difficoltà nel trasporto merci, blocco nel turismo e paralisi nella moda, nella somministrazione di alimenti e nei servizi legati al benessere della persona. Chiediamo pertanto l’estensione delle misure sospensive previste per le imprese insistenti nei Comuni della “zona rossa” a tutte le imprese di questi settori.

Occorrono inoltre interventi strutturali per dare una prospettiva all’economia che è da tempo attanagliata da una soffocante stagnazione. In dettaglio, è necessario procedere a disboscare la giungla burocratica che ostacola lo svolgimento dell’attività di impresa, garantire l’erogazione di credito alle imprese, ripristinando la lettera “R” della riforma Bassanini (ovvero la possibilità per le Regioni di limitare l’accesso al Fondo di garanzia ai soli confidi che supportano le piccole imprese nel rapporto con le banche), ripristinare il superammortamento al 150% per l’acquisto dei beni immateriali e materiali, compresi i mezzi di trasporto, e sospendere l’utilizzo degli Isa per il 2020, in considerazione dell’impatto dei prevedibili effetti negativi che la crisi avrà sui bilanci delle imprese.

Ci rivolgiamo anche al primo cittadino di Catania e ai sindaci della provincia, affinché predispongano misure eccezionali in materia di Tari, consentendo a tutte le imprese il posticipo del pagamento della prima rata e la possibilità di spalmarlo in più soluzioni, e di Cosap, prevedendo riduzioni delle tariffe e delle aliquote di calcolo, la dilazione del pagamento per chi dovrà ancora effettuarlo (stagionali) e la possibilità di compensare nel futuro la parte eccedente per chi l’ha già versata.

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