Catania News

Il 25 aprile capita sempre nel tempo pasquale, anzi può essere, anche se raramente, il primo giorno della Cinquantina pasquale, quando la domenica di Pasqua capita il 25 aprile, con un’oscillazione di 5 settimane dando luogo alle feste e ai tempi mobili o pendolari. Un antico proverbio così recita: “Quando Marcus Pasqua dà/tutto il mondo sconquassà”, e ciò avvenne proprio nel 1943: in quel terribile anno la Pasqua cadde il 25 aprile!

   La data in questione è legata alla festa liturgica di san Marco evangelista, la cui ricorrenza a Catania era solennizzata nella cappella dell’ospedale S. Marco, in palazzo Tezzano a Porta Aci (piazza Stesicoro). La tradizione lo considerò collaboratore di s. Pietro e di s. Paolo e autore del 2° Vangelo, simbolo del leone. La traslazione delle sue reliquie da Alessandria d’Egitto –dove egli deve esser stato il 1° vescovo e aver subìto il martirio- a Venezia nel sec. VIII lo fece diventare il celebre patrono di questa città. A Roma la sua festa è testimoniata verso il secolo X-XI e coincise con l’antica processione penitenziale: il che fece sì che lo si venerasse come uno dei “patroni del tempo”.

   La processione del 25 aprile, la cui austerità sta in certo contrasto con la gioiosa Cinquantina pasquale, è molto antica e si chiamava “Litania major” ed è stata abolita con la riforma liturgica postconciliare. Le litanie maggiori del 25 aprile, con stazione romana a San Pietro in Vaticano, traevano origine da un rito della Chiesa romana. Con l’istituzione di questa processione i Romani Pontefici vollero sostituire con un rito cristiano un’antica usanza di culti pagani. La litania maggiore è stata abolita perché praticamente ha lo stesso oggetto delle Litanie minori o Rogazioni ancora vigenti. L’antico uso romano era costituito dai “Robigalia” del 25 aprile, celebrati in onore del dio Robigus o della dea Robigo per tener lontano la golpe dei cereali, allora molto diffusa. La Chiesa nel IV secolo volle sostituire con un’alternativa cristiana la popolare processione campestre (Ambarvalia). Le Rogazioni si possono tenere in diverse circostanze: la più indicata è quella di un triduo precedente l’Ascensione, per invocare dal Signore la liberazione da ogni pericolo e calamità e la sua benedizione affinché il lavoro dell’uomo e la terra diano il frutto sperato. La preghiera di “rogazione” è una supplica d’intercessione specialmente per intenzioni di interesse locale e o particolare. Le celebrazioni in occasione delle rogazioni prevedono la benedizione alla città o al paese, alla campagna, alle acque.

    A Catania ed hinterland vi sono due luoghi di culto cattolico intitolati al santo evangelista Marco: la grande Cappella sita nel padiglione centrale del Presidio .Ospedaliero “Vittorio Emanuele II” di via Plebiscito officiata dai sacerdoti frati minori cappuccini del vicino convento di via Santa Maria della Catena (s. messa della festa alle ore 7.30 e alle ore 9). La chiesa parrocchiale “San Marco Evangelista di contrada Canalicchio-Carnazza-Tivoli in via Convento del Carmine di Tremestieri Etneo, affidata alle cure pastorali dei sacerdoti stimmatini (s. messa della festa alle ore 8.30 e alle ore 18).

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