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Sport ed emozioni: il riconoscimento ad una squadra e che ha cambiato la pallavolo italiana. Un filo doppio che lega ad un passato glorioso, per riaffermare il presente. Tutto questo, ma in particolar modo il riconoscimento costante di questa città ad un gruppo di campioni e di innovatori, è stato il Paoletti day.  Con l’occasione il PalaSpedini è stato ufficialmente intitolato a Luciano Abramo, storico dirigente della Paoletti e grande innovatore nella gestione societaria, scomparso due anni dopo quella grande conquista.

Una giornata ricca di ricordi e di spunti organizzata dal Comitato regionale della FIPAV in collaborazione con il CONI Point Catania, il Comune di Catania e, per quanto riguarda la ricerca storica, il giornalista della Gazzetta dello Sport Maurizio Nicita.

La targa del Palasport intitolato a Luciano Abramo

Dopo un ricordo da parte del sindaco del presidente Marcello Maugeri, sono stati i figli di Luciano Abramo, Tonino e Maria Grazia, a ritirare la pergamena alla memoria; alla figlia di Leopoldo Mattina, Elvira, è stata consegnata quella, ancora alla memoria, per il padre. Pergamene poi per il dirigente Ninni Franco, per i due componenti dello staff medico, Vincenzo Castro e Antonio Fiscella. La figlia Roberta ha ritirato la pergamena dell’indimenticabile massaggiatore Nino Pallotta e si sono susseguiti poi il tecnico Nino Cuco e gli atleti, arrivati da tutt’Italia: il capitano Tony Alessandro, Carlo Cirota, Massimo Concetti, Nello Greco, Fabrizio Nassi, Antonio Scilipoti, Carmelo Mazzeo, Antonio Mazzoleni, Massimo Castagna, Guido Mattina, Nello Massa, Andrea Nappi e Francesco Pistorio. Un grande applauso ha sottolineato il ricordo della figura di Drahomir Koudelka. Pergamena anche ad altri tre atleti della Paoletti – Gaetano e Paolo Reale e Nino Bonaccorso – che non hanno vissuto lo scudetto ma hanno fatto parte della squadra di volley catanese e una pergamena speciale al dirigente Michele Rocca. Per ultimo è stato premiato, con l’elefantino d’argento, Carmelo Pittera, allenatore della Paoletti scudettata e della nazionale azzurra seconda ai campionati del mondo.

“Fu un indimenticabile scherzo quello scudetto vinto il primo di aprile di quarant’anni fa: ricordo che questo palazzetto era stracolmo di catanesi entusiasti – ha detto il sindaco Bianco. Abramo seppe esaltare Catania e venne a mancare troppo presto, a soli 47 anni, nel 1980, quando, da cinque anni, era presidente della Lega Nazionale Pallavolo. Tutti gli sportivi catanesi lo ricordano con immenso affetto e sono felice che i giovani pallavolisti che verranno a giocare nel PalaAbramo potranno chiedere chi fosse questo straordinario uomo di sport. Ne abbiamo approfittato per un ringraziamento dovuto nei confronti di un team di persone che ha portato enormi soddisfazioni a Catania, con risultati sportivi di altissimo livello”.

“La Paoletti era e rimane un punto di partenza della pallavolo nazionale – spiega Carmelo Pittera, allenatore di quel gruppo fantastico -. Un grande lavoro del manager Luciano Abramo. E’ stato uno splendido direttore tecnico, ha dato il giusto impulso nel distribuire le risorse provenienti dallo sponsor. Un innovatore in tal senso. Così come ci fu un grande lavoro di ricerca scientifica nella preparazione fisica e nella scoutizzazione. Era gente che studiava la pallavolo, anche nel settore medico. Le soluzioni trovate allora sono valide ancora oggi”.

“Un evento emozionante. Perché lo scudetto della Paoletti – dice Enzo Falzone, delegato Coni Point Catania – non è solo una grande impresa del passato, ma rappresenta una svolta nello sport moderno e perché questa svolta è partita proprio dalla nostra città, appunto quarant’anni fa. Uno specchio per riflettere ciò che eravamo e per prendere costante spunto nei tempi moderni”.

“Il Paoletti day – commenta Alessandro Milazzo, consigliere territoriale Fipav Catania – si inserisce in una settimana straordinaria per la pallavolo a Catania, con le finali nazionali under 14 e, sabato, Italia-Australia. Catania è la provincia più importante del volley siciliano. E la nostra regione è la quinta in Italia per numero di iscritti e società. Il presente nasce da un passato glorioso come quello della Paoletti”.

Dopo l’intitolazione del palazzetto dello sport di piazza Spedini a Luciano Abramo e la consegna dei riconoscimenti a giocatori, allenatori, dirigenti e medici, nel pomeriggio il Paoletti day è proseguito con due appuntamenti di livello altrettanto alto.

Nella sala stampa dello stadio Cibali si è tenuto un incontro tra il prof. Pittera, coadiuvato dal dott. Massimo Sciuto, con gli allenatori di pallavolo e gli insegnanti di Educazione fisica sul tema “Sistema PSI.CO.M. Sviluppo dell’attività motoria – cognitiva nell’età evolutiva tra i 4 e i 12 anni”; un seminario di formazione partecipatissimo tenuto da una grande figura dello sport.

Nel tardo pomeriggio infine si è tenuta la presentazione da parte di Maurizio Nicita del libro da lui scritto “Lo scudetto della Paoletti 1978. Comanda Catania – Quando la città respirava pallavolo e faceva scuola in Italia e nel mondo”.

“Ero un appassionato e un praticante – commenta Nicita. Allora il palazzetto era pieno di appassionati ma anche di gente che giocava a pallavolo. La faccia migliore di una città con tanti problemi ma che esprimeva una grande eccellenza nel volley maschile e femminile. Mettere la storia della Paoletti in un libro spero serva ai più giovani, che non hanno potuto vivere quel periodo, per comprendere che quello non fu un miracolo ma il frutto della programmazione di un gruppo composto da giocatori, allenatori e dirigenti di altissimo livello”. Il sindaco Bianco ha ricevuto dall’autore una copia del libro.

Il video del “Paoletti day”

 

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