Catania News

La fenomenologia del flusso di stranieri che tenta di espatriare con falsi documenti alla volta del Regno Unito ha avuto un ulteriore riscontro nella settimana precedente Pasqua 2016,  quando, gli operatori dell’Ufficio Polizia di Frontiera hanno arrestato il cittadino albanese Klevis Zaraj cl. 1988, che provava a superare lo sbarramento dei controlli di Frontiera esibendo una carta di identità italiana contraffatta. L’eccellente professionalità degli agenti, accompagnata dall’intuito investigativo hanno consentito di smascherare il malintenzionato e arrestarlo.

Con identiche modalità, nel corso della stessa settimana, la Squadra di Frontiera Aerea, durante i controlli effettuati sui passeggeri diretti a Londra Luton, ha arrestato l’albanese Gilbert Malecaj cl. 1988. Lo straniero presentava ai controlli di frontiera una falsa carta di identità italiana, con l’intenzione di imbarcarsi per Londra. Gli attenti e scrupolosi riscontri effettuati dagli agenti hanno consentito di appurare, anche in questo caso, la contraffazione del documento. Allo straniero, giudicato per direttissima il giorno successivo, è stata data la misura dell’obbligo di firma.

Sempre nei giorni antecedenti la Pasqua, durante un’attività di verifica documentale effettuata nei confronti dei passeggeri di un volo diretto ad Istanbul, è stato arrestato il catanese Mario Maurizio Calabretta,  cl. 1988, sul cui nominativo pendeva un’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Catania, per un residuo di reclusione da scontare. Il Calabretta è stato associato al Carcere di Piazza Lanza a Catania.

E la stessa Squadra Polizia di Frontiera Aerea, questa volta durante le verifiche su un volo proveniente da Istanbul, controllava due distinti nuclei familiari che esibivano delle carte di identità spagnole.  Approfondendo tali controlli, tramite gli strumenti in dotazione a questo Ufficio, si evinceva che tutti i documenti presentati dai passeggeri, erano  stati contraffatti. Gli operatori di Polizia, certi dell’esattezza delle proprie analisi, sono riusciti in breve tempo a farsi consegnare i veri documenti di identità.

Pertanto i cittadini iracheni Khalid Raouf Salih, nato in Iraq cl. 1982 e Shaimaa Nasralddin Abdalqadir Barznji, nata in Iraq cl. 1982 e la cittadina iraniana Marzieh Heidary, nata in Iran cl.1983, sono stati arrestati ai sensi della nuova normativa, perché colti nell’atto di commettere il delitto di cui all’art. 497bis del C.P. (uso di atto falso).

I minori, su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale per i minori di Catania, sono stati accompagnati in una struttura a loro dedicata. Nel processo per direttissima, celebrato presso il Tribunale di Catania 1^ sezione Penale, i tre arrestati sono stati condannati a mesi otto di reclusione, pena sospesa.

Gli stranieri manifestavano la volontà di richiedere protezione umanitaria ed i minori, sempre su disposizione del medesimo Sostituto Procuratore della Repubblica al Tribunale per i minori di Catania sono stati riconsegnati ai rispettivi genitori. I due nuclei familiari, tramite i servizi sociali del Comune di Catania, sono stati temporaneamente alloggiati in una struttura accreditata.

L’attività  profusa dalla Squadra Polizia di Frontiera aerea, anche nel mese in corso, ha condotto altresì all’arresto di altri due cittadini albanesi che tentavano di imbarcarsi su un volo per Londra utilizzando delle carte di identità italiane alterate. I due, cambiata la fotografia sui documenti italiani, si presentavano ai controlli di Polizia, ma la sagacia e l’intuito degli agenti operanti, permettevano in breve di smascherarli e di addivenire alla loro reale identità, nonostante gli stessi parlassero un ingannevole fluente italiano. Gli albanesi Edison Bajramaj cl. 94 e Shkelqim Cokaj cl. 91, sono stati arrestati.

Nello stesso periodo, durante i controlli sui passeggeri in arrivo da Bucarest, gli operatori di frontiera hanno arrestato anche il vittoriese Angelo Fondacaro cl. 1975, il quale aveva a suo carico un mandato di cattura spiccato dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Lodi. L’arrestato è stato condotto nella casa circondariale di Piazza Lanza.

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