“In ogni città stiamo costituendo decine di circoli perché occorre una mobilitazione massima”. Lo ha detto Enzo Bianco, sindaco di Catania e presidente dei Liberal Pd, dopo aver discusso con il ministro Maria Elena Boschi dei comitati e delle iniziative a favore del referendum costituzionale di ottobre.
Dopo l’incontro istituzionale nel Palazzo degli Elefanti, in cui il ministro ha discusso dei grandi passi avanti della città, anche a seguito della firma del Premier Renzi del Patto per Catania poche settimane fa, Maria Elena Boschi si è dedicata alla battaglia principale dei prossimi mesi, quella sul referendum.
Dopo l’incontro istituzionale nel Palazzo degli Elefanti, in cui il ministro ha discusso dei grandi passi avanti della città, anche a seguito della firma del Premier Renzi del Patto per Catania poche settimane fa, Maria Elena Boschi si è dedicata alla battaglia principale dei prossimi mesi, quella sul referendum.
“Catania – ha detto Bianco – saprà a essere all’altezza. Il Pd si è mostrato compatto nella nostra realtà, con la manifestazione unitaria di ieri a Palazzo Platamone. Con il Ministro Boschi abbiamo parlato dei tanti Comitati che stiamo costituendo, caratterizzandoli non solo con un taglio prettamente politico e di partito, ma rappresentando la società civile, le categorie produttive e lavorative, i territori. E il primo comitato sarà coordinato dal prof. Giovanni Grasso, ordinario di Diritto penale, dal giornalista e scrittore Nino Milazzo, dalla professoressa associata di Storia della Musica Maria Rosa De Luca, dall’imprenditore Francesco Bizzini. Molti altri sono pronti, organizzati da docenti, professionisti, studenti, consiglieri, imprenditori, semplici cittadini. Questo è ció che il governo Renzi, il ministro Boschi, tutti quelli che hanno voluto la riforma chiedono ai cittadini in vista del referendum”.
“La riforma costituzionale più importante della storia repubblicana – ha concluso il leader dei Liberal PD – deve coinvolgere il più possibile i cittadini. Stiamo compiendo un passo storico che avrà risultati concreti: semplificazione del quadro istituzionale, diminuzione del numero dei parlamentari e un sistema legislativo più efficiente grazie alla cancellazione del bicameralismo perfetto. A questa riforma manca un piccolo decisivo passo che compieremo da qui a ottobre. A partire da Catania e dalla Sicilia daremo una spinta decisiva al miglioramento del nostro Paese, un SI per l’Italia”.
