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Continuano i problemi legati alla viabilità e al rischio incidenti in molte strade e nei pressi di tanti incroci del territorio di Cibali-Trappeto Nord-San Giovanni Galermo. In qualità di consigliere della IV circoscrizione Erio Buceti si fa portavoce delle richieste dei cittadini che vorrebbero maggiori controlli delle forze dell’ordine e interventi definitivi per evitare ancora che le nostre arterie si trasformino in circuiti automobilistici in cui si può sfrecciare a tutta velocità.

“L’ultimo caso si è verificato proprio in via Sebastiano Catania – spiega Erio Buceti – dove un automobilista incosciente ha rischiato di investire una donna nei pressi della posta. Fortunatamente l’uomo sulla vettura è riuscito a frenare in tempo e ad evitare per un soffio una tragedia. Un caso che non si deve più ripetere. Per fare in modo che le nostre strade siano più sicure chiedo quindi al Sindaco Bianco di attivarsi immediatamente per dotare le principali vie di Cibali, San Nullo e San Giovanni Galermo dei dissuasori di velocità. Un sistema di cunette non invasive ma che possa ridurre al minimo il problema legato al mancato rispetto del codice stradale”.

Ancora via Sebasiano Catania dove si sfreccia ad alta velocità

Ancora via Sebastiano Catania dove si sfreccia ad alta velocità

“In base alle decine di segnalazioni che ricevo da abitanti e commercianti della IV circoscrizione – conclude Buceti – ho personalmente stilato una lista di strade ad alto rischio dov’è più urgente applicare i controlli delle forze dell’ordine e tutti quegli accorgimenti che evitino altre tragedie. In particolare di tratta di via Don Minzoni, via Galermo, viale Tirreno, via Giuseppe Ballo, via Merlino e via Sebastiano Catania. Arterie, dalle ampie carreggiate, con tante persone che in queste zone hanno perso la vita. Dai limitatori di velocità partirebbe, quindi, un nuovo piano del traffico in gran parte della nostra circoscrizione dove una manovra sbagliata, l’invasione della corsia opposta per evitare la code, l’alta velocità può causare una nuova tragedia”.

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