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“Più volte si è parlato nel corso della mia presidenza in FIPE di Dehors, e più e più volte non si è riuscito a capire, e a realizzare, come i nostri colleghi possano accogliere al meglio i propri clienti negli spazi esterni ai propri Bar, Ristoranti e/o Pizzerie, siano questi spazi pubblici o privati e, soprattutto, in qualsiasi condizione meteorologica”.

Mostra tutta la sua desolazione, parlando di Dehors, il presidente FIPE Bar e Pasticcerie di Catania Massimo Magrì. “Una cosa mi lascia perplesso -, continua –  il fatto che a Catania esistano già strutture che cercano di allinearsi al famigerato Regolamento Dehors, più volte discusso da me al tavolo con commissioni e/o tecnici comunali. Mi riferisco alle tanto da noi amate ma altrettanto tanto odiate dall’amministrazione catanese, pergotende. Si vedono, sono installate da tanto tempo, in molti locali, più o meno noti, in zone più o meno “in”, quindi, sottolineo pure nel salotto di Catania. Da qui, la domanda che voglio porgere all’attuale titolare della delega alle attività produttive, ovvero il Sindaco Bianco, è: Possiamo installarle? Finalmente piacciono a questa amministrazione? Con questo non voglio creare un caso, ma è un dato di fatto, ci sono, esistono, e non è possibile che quando un nostro collega chiede informazioni su come comportarsi in merito a noi rappresentanti di categoria, la nostra risposta sia un bel  non saprei, allargando le braccia”.

In molti, infatti, vengono a consultarsi –, continua Magrì – a chiedere il perché molti locali le abbiano (facendo nomi, cognomi e nome del locale) e loro no! Quali uffici li autorizza, cosa bisogna fare per averle… A noi piacciono, le troviamo eleganti, non sono invasive, sono a tutti gli effetti delle tende parasole, ripiegabili, ma con una sola, importantissima caratteristica: essere sostenuti da due pali oltre l’installazione su facciata, e quindi cosa fare? Dobbiamo pensarci sin da adesso, perché tra progettazione, ordine e installazione il tempo medio di attesa è di circa 90 giorni, e quindi è giusto porgersi adesso queste domande e pretendere risposte dal primo cittadino.

Poi, se ti trovi a passare dagli uffici dell’assessorato alle attività produttive, il direttore Alessandro Mangani, ti aggiorna su come “adesso”, e sottolineo adesso, gli uffici preposti vogliono che si proceda alla richiesta di concessione al montaggio di pedane di livellamento nonché ai paravento con un “semplice” passaggio dall’urbanistica e gestione territori, il che crea non poche perplessità sulla celerità all’autorizzazione, ma che tuttavia, se i pareri risultano definitivi, saremmo pure disposti ad aspettare”.

“Eppure noi tempo fa – incalza il presidente FIPE Bar – delle soluzioni più celeri le suggerimmo, come delle semplici linee guida da seguire per l’installazione di un Dehors ed affidare le nostre pratiche a ingegneri e/o geometri, i quali, senza aspettare gli esiti dei vari uffici, certifichino a loro firma la fattibilità del progetto. Insomma una sorta di SCIA per Dehors, che snellisse il lavoro dei tecnici comunali e, cosa di non poca rilevanza, li sollevasse dalle responsabilità di firmare il provvedimento. Volendo un pò polemizzare, ci chiediamo, ma nelle altre città come sia fa? Vedo volentieri queste strutture, in molte parti della provincia di Catania, come in altre città siciliane a vocazione turistica, per non parlare fuori dalla nostra regione, dove è normalità prendere un caffè, piuttosto che una pizza, seduto in una elegante struttura esterna, anche in casi di forti vincoli paesaggistici, come può verificarsi nei centri storici.

Resta il fatto che più parliamo e più passa il tempo, e non vorremmo arrivare a discutere delle medesime cose con la prossima amministrazione, quindi concludiamo dicendo, caro Sindaco possiamo farle o no queste pergotende? Ci pensi bene, forse è arrivata l’ora di bandire quelle brutture da accampamento che si vedono sparse per le vie del centro e non, ma che ci permettono di lavorare anche in caso di intemperie, e fare posto a queste più eleganti e moderne strutture”.

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